Domani sera andrà in onda a "Le Iene" su Italia Uno un'intervista davvero speciale: Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale, si immedesima in sé stesso tra qualche anno - più precisamente tra quarant'anni - e racconta allo storico Tv show la sua carriera, tra aneddoti e ricordi: "Da quanto ho smesso di giocare? Ormai sono passati trentatre anni, avevo quarant'anni", risponde sorridente il numero uno bianconero.
Come vede la sua vecchiata il 73enne Buffon? "Abbiamo comprato degli stabilimenti balneari, abbiamo aumentato il parco di alberghi della nostra catena", racconta. Parole di stima per Lippi: "Marcello che allenatore - dice con entusiasmo -, è stato il massimo per me. Sinceramente è la persona che porto nel cuore". E su Conte: "Lui portava il parrucchino? Macchè! Lui aveva i capelli trapiantati, ma trapiantati molto bene", scherza Buffon. Che immagina un fine carriera "a livello proprio agonistico nella Juve, però insomma anche gli ultimi due anni in America e l'ultimo in Cina sono stati delle esperienze di vita molto importanti".
Parlando dei ricordi, quello più bello è senz'altro legato al "Mondiale 2006 con quella cavalcata pazzesca", mentre il punto più basso è "la finale di Manchester contro il Milan, non me la scorderò mai", sostiene l'estremo difensore. Che chiude la sua intervista senza sbilanciarsi troppo sul duello scudetto tra i bianconeri e i rossoneri: "Che finale avvincente. Era un testa a testa tra noi e il Milan e il Milan e noi…", conclude Buffon lasciando in sospeso la questione.