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Il tanto criticato James, il 'perdente' LeBron, con i suoi Miami Heat spalle al muro e sull'orlo di una clamorosa eliminazione, sale in cattedra e con una prova mostruosa da 45 punti e 15 rimbalzi conduce i compagni ad una schiacciante vittoria per 98-79 a Boston in casa degli acerrimi rivali dei Celtics in gara 6, pareggiando 3-3 la serie di finale della Eastern Conference e rimandando ogni verdetto alla decisiva gara 7, in Florida, nella notte fra sabato e domenica. LeBron James non ha potuto permettere che la sua stagione si chiudesse malamente al TD Garden, come accaduto già nel 2008 e nel 2010, quando vestiva la maglia dei Cavaliers. Questa volta ha da subito preso in mano la partita e non l'ha mai mollata, schiantando gli orgogliosi Celtics, divenuti favoriti dopo aver sbancato l'American Airlines Arena di Miami in gara 5.
Gli Heat sono andati subito sul 26-16 a fine primo quarto e poi all'intervallo sul 55-42, con 30 punti (un solo errore al tiro, 12 su 13) di James. Nel secondo tempo non c'è mai stata partita, con LeBron a controllare la situazione, e i compagni, come Wade, Chalmers e Battier, ad approfittare della difesa aggressiva sul 'prescelto' e ad infilare canestri con notevole libertà. Miami è arrivata fino al massimo vantaggio sul +25, 89-64, prima di chiude 98-79, ammutolendo il pubblico di fede biancoverde, tradizionalmente molto caldo. Oltre a James, gli Heat hanno potuto contare sui 17 punti di Wade e sui 9, con tre bombe, di Mario Chalmers. Per Boston si salva solo Rondo, 21 punti con 10 assist, mentre Garnett ne aggiunge 12; serata da incubo per Pierce, 9 punti con 4 su 18 al tiro (0 su 6 da tre).
