Bozze non corrette

Pubblicato il 26 giugno 2025 alle 02:11
Categoria: Libri di Sport
Autore: Wilma Gagliardi

 Bozze non corrette

Un rompicapo notevole, lungo la strada di un giallo ricco di misteri ed errori, che il lettore deve scovare per comporre il messaggio risolutivo. Stefano Bartezzaghi Pier Mauro Tamburini – Bozze non corrette - Mondadori editore – Pag. 204 – Euro 18.50.

di Giuliano Orlando


Per anni sono stato vittima volontaria di Alessandro Bartezzaghi, storico direttore della Settimana Enigmistica, ma anche autore delle parole crociate più impervie da completare. Non volendo ricorrere all’aiuto di mezzi estranei alla mia memoria e conoscenza, mi arrovellavo ore e ore alla ricerca delle ultime parole che completassero il tutto. Ero al corrente che il fratello Stefano, aveva scritto parecchi libri, ma confesso di non averne letto neppure uno. Quando la sempre gentile Cristina Gimini dell’ufficio stampa Mondadori, mi ha messo al corrente dell’uscita di “Bozze non corrette”, la curiosità di entrare nel merito di questo intreccio che l’autore definisce gioco e io reputo un gigantesco rompicapo, ha prevalso sulla mia predisposizione a recensire libri di argomenti sportivi. L’intreccio del romanzo ricorda per certi versi, gli indimenticabili gialli di George Simenon, il giallista belga, che negli anni ’60 e ’70 divenne famosissimo in Italia, grazie agli sceneggiati “Le inchieste del Commissario Maigret”, interpretati da un Gino Cervi superlativo. La tivù era in bianco e nero, il colore arrivò solo nel 1977 e il sottoscritto era ancora giovane.

A distanza di tanto tempo, alcuni episodi li ricordo ancora. Come terrò a memoria questo stranissimo e stuzzicante libro, tanto coinvolgente quanto tutto in salita per le fermate che il lettore è costretto a fare, ad ogni errore.   Considerate che alla fine si dovrà arrivare a mille, valutate voi sulla durata di questo giallo rateizzato da una serie di ostacoli lessicali e grammaticali. Costringendovi a ripassare l‘analisi logica, retaggio delle elementari e medie, parole con vocali e consonanti in meno o sbagliate, plurali e singolari in bilico. Il canovaccio è molto accattivante, trattando i più svariati argomenti, dal noir sudkoreano alla scoperta delle più belle città italiane. Poteva mancare il calcio? Figuriamoci. Ed ecco la finale mondiale del 2006, quando la testa di Zinedine Zidane diventa un’ariete che rischia di sfondare il petto di Marco Materazzi. Briciole sparse lungo capitoli brevi e sempre interessanti. In un florilegio di incertezze, mentre il romanzo prosegue e i protagonisti navigano a vista, nella nebbia dai mille tentacoli, che Niccolò Errante, scrittore misterioso e guarda caso, pure enigmatico, oltre che giocherellone.

Che faceva l’Errante?  Si divertiva a inviare all’autore brevi racconti ricchi di errori, che nel loro contesto formavano il messaggio segreto. La faccenda si è bruscamente interrotta il 3 giugno 2025, a causa del suicidio di Niccolò Errante che in stato etilico avanzato, ha pensato bene o male, di buttarsi giù dal balcone di casa, al termine di una riunione con la casa editrice. Questa la versione ufficiale. Quella personale, non la mia, ma dell’autore è diversa: qualcuno l’ha spinto e lui malfermo sulle gambe è volato giù. Troppo velocemente per evitare fosse l’ultimo salto della sua vita. La verità sulla fine del suo amico è nel messaggio finale, leggibile alla fine di una ricerca degli errori e anche del giallo, piacevole anche se un po’ retrò, come godibilità di percorso, rapportato alle tematiche odierne, dove i protagonisti veleggiano a velocità supersonica. Killer e vittime sembrano piloti di F1, mentre questi compagni di lettura hanno più soste che fughe.

Dimenticavo un particolare importante: chi dirige l’orchestra nel libro, ovvero il protagonista o forse meglio il regista, è un correttore di bozze freelance, che trascorre metà settimana a ovviare agli errori o refusi a scrittori pessimi, che venivano pagati molto più di lui. Tutto questo, al premio medio mensile di 1600 euro, una miseria che al lordo delle trattenute che vanno dalle tasse all’affitto, dalle utenze ai mezzi di trasporto, gli permettono di sopravvivere, nell’accogliente città chiamata Milano. Contestando l’affermazione del grande autore e pedagogista ligure Gianni Rodari, che affermava: “Gli sbagli sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli”. Forse per sbollire la delusione di un correttore di bozze, ha inventato questo romanzo giallo, che più enigmatico non si può.

Giuliano Orlando

 

 

 

 

 
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