Sempre più runner scelgono di partecipare a gare di corsa in città lontane da casa, unendo la competizione sportiva alla possibilità di visitare luoghi nuovi. Maratone, mezze maratone e 10 km diventano così l’occasione perfetta per organizzare viaggi di gruppo con amici o compagni di squadra, vivere esperienze condivise e scoprire città italiane o capitali europee in un’atmosfera festosa e motivante. È il fenomeno del “race tourism”, una tendenza in forte espansione che trasforma ogni gara in una mini vacanza sportiva.
Città come Roma, Firenze, Venezia, Valencia, Berlino, Amsterdam o Lisbona non sono più solo destinazioni culturali o romantiche, ma anche mete per runner che vogliono unire il piacere della corsa a quello del viaggio. La scelta cade spesso su eventi ben organizzati, in scenari iconici, con percorsi affascinanti e grande partecipazione di pubblico. L’emozione di correre in contesti così suggestivi è un richiamo potente sia per atleti esperti che per amatori. Le gare diventano così veri e propri eventi da vivere con entusiasmo, anche oltre la prestazione cronometrica. Per programmare al meglio la visita delle varie città ci si affida poi a siti specializzati come ViaggiatoreFelice.com che propongono le attrazioni da non perdere in relazione ai giorni che si hanno a disposizione.
La preparazione non si limita agli allenamenti: chi parte per correre in trasferta si organizza in gruppo, spesso con prenotazioni condivise di hotel, voli e pasti, sfruttando il weekend della gara per vivere qualche giorno di svago. Le piattaforme social e i gruppi WhatsApp aiutano a coordinare il viaggio, creando un clima di attesa e motivazione. Il tutto si traduce in una combinazione di sport, amicizia, scoperta e divertimento. La gara diventa il cuore di un’esperienza più ampia, spesso indimenticabile.
Correre lontano da casa, in un contesto diverso e stimolante, può rappresentare una forte spinta motivazionale per allenarsi con costanza e mantenere l’entusiasmo alto. Il “viaggio in programma” è spesso l’obiettivo a cui si guarda nei momenti più faticosi della preparazione. Inoltre, l’esperienza del viaggio condiviso rafforza i legami di gruppo, migliora l’umore, riduce lo stress e consente di vivere la corsa in un’ottica più gioiosa e meno competitiva. Non conta solo il cronometro, ma anche l’avventura vissuta.
Il trend del turismo legato al running porta vantaggi anche alle città ospitanti. Durante il weekend della gara si registra un aumento delle presenze in hotel, ristoranti e negozi, con un indotto economico significativo. Le amministrazioni locali, consapevoli di questo impatto, promuovono sempre più eventi sportivi come strumento di attrazione turistica e valorizzazione del territorio. Le gare diventano così parte integrante dell’offerta culturale e turistica delle città, capaci di generare visibilità e ricadute positive durature.
Chi vuole unire corsa e turismo può scegliere in base a diversi criteri: il periodo dell’anno, la difficoltà del percorso, l’accessibilità della città e, naturalmente, l’interesse turistico del luogo. Alcune manifestazioni sono note per l’alto livello organizzativo, altre per la bellezza del tracciato o per il clima festoso. Valutare questi aspetti permette di pianificare al meglio l’esperienza, scegliendo eventi che offrano il giusto equilibrio tra performance sportiva e piacere del viaggio.