Campedelli: "Con Mutu sarà un grande Cesena"

Pubblicato il 3 agosto 2011 alle 15:26:44
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Era la fine del 2007 quando, nello stupore generale, un ambizioso imprenditore edile e turistico di soli 33 anni, rilevava il 51% del Cesena Calcio dalla lunga dinastia Lugaresi. I romagnoli militavano in serie B, erano in piena crisi economica e rischiavano la retrocessione. La squadra quell’anno non riuscì a salvarsi, arrivò ventiduesima e retrocesse in Lega Pro. Da “tenace cesenate”, come gli piace definirsi, Igor Campedelli si rimboccò le maniche, scelse un allenatore giovane come Pierpaolo Bisoli e vinse due campionati di fila, riportando la sua squadra del cuore in serie A dopo 19 anni di assenza.

Il resto è storia recente, con la salvezza conquistata in anticipo lo scorso anno e il ritrovato entusiasmo di una “piazza” sempre molto calorosa. Oggi Campedelli ha 37 anni, non ha perso la sua ambizione, e , grazie, alla progettazione del primo terreno sintetico della massima serie e a una prima parte di mercato strepitosa, inizia a sognare in grande.


Presidente, sono passati già quattro anni dall’inizio di questa avventura. Ci fa un bilancio?
Il bilancio non può che essere positivo. Se penso alla ripartenza dalla Lega pro, ai sacrifici e a tutto quello che è successo in questi quattro anni mi si accende il sorriso. Abbiamo fatto un gran lavoro, abbiamo riportato Cesena nel calcio dei grandi.

Infatti con gli arrivi di Mutu, Candreva, Eder, la vostra società sembra puntare in alto…
Lo so, i tifosi sognano già un Cesena stabile nella parte medio-alta della classifica. Ma il primo a sognare in realtà sono io. Sono tifoso da sempre di questa squadra e mi piace pensare di poterla rendere grande. Ho un progetto serio e, quando incontro un nuovo giocatore, glielo spiego sempre di persona.

Siete la prima società, insieme al neopromosso Novara, a presentare il terreno sintetico in serie A. Come mai questa scelta?
Abbiamo fatto una scelta studiata, che anticipa il futuro. Il campo resterà sempre in ottime condizioni, darà garanzie con qualsiasi tipo di situazione ambientale e permetterà un salto di qualità a livello tecnico. E’ stato un investimento da oltre un milione di euro.

Possiamo definirlo un prato “all’inglese”?
Direi che sarà un campo all’avanguardia. E credo che migliorerà il modo di giocare, rendendo il gioco più fluido e veloce. L’obiettivo è proprio quello di renderlo simile ai manti erbosi che si vedono in Inghilterra. Il pubblico di Cesena poi non ha niente da invidiare a quelli d’oltremanica.

Quindi il Cesena partirà in vantaggio quando giocherà in casa quest’anno? Basti pensare che il Novara ha costruito la promozione proprio al Piola.
Credo che il vantaggio sia potersi allenare tutti i giorni sul sintetico. Abbiamo fatto lo stesso tipo di operazione anche a Villa Silvia, nei campi d’allenamento. Arriveremo la domenica preparati e consapevoli di poter sfruttare il nostro terreno di gioco.

Oltre al sintetico, però, avete in rosa anche un campione come Mutu…
Mutu è un ragazzo straordinario e la sua personalità ci servirà moltissimo. Se gioca come sa può dimostrare di essere ancora uno dei migliori giocatori del campionato. L’obiettivo nostro, per adesso, resta sempre la salvezza, magari conquistata in anticipo. Poi se arriva qualcosa in più tanto meglio.

In rosa avete talenti come Parolo e Giaccherini, richieste anche dalle grandi squadre. Se ne andranno?
Se arriverà un’offerta adeguata valuteremo. Io sono fiero di averli in squadra e se credono nel progetto, per quel che mi riguarda, possono rimanere. Sono due grandi giocatori e l’hanno dimostrato sul campo.

Sono usciti da poco i calendari ufficiali della prossima stagione. La soddisfa quello del Cesena?
L’inizio non è semplice. Affrontiamo nelle prime cinque giornate tre grandi squadre come Napoli, Lazio e Milan e due trasferte contro dirette concorrenti come Atalanta e Catania. Lo scorso anno però incontravamo Roma e Milan nelle prime due e abbiamo conquistato 4 punti. Bene così allora, partiamo forte. Mi auguro che Adrian Mutu si scateni sentendo profumo di grandi sfide.

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