Italia, Ventura: "Le sconfitte non hanno una sola verità"

Pubblicato il 17 novembre 2017 alle 15:30:56
Categoria: Nazionali
Autore: Luca Servadei

Gian Piero Ventura dice addio alla Nazionale con una lunga dichiarazione piena di amarezza e delusione. L'ex ct, esonerato dopo il fallimento mondiale e l'eliminazione agli spareggi contro la Svezia, rompe il silenzio e non risparmia qualche frecciata velenosa. "Le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità", sottolinea all'Ansa.
 
"Sono stati, e sono, giorni difficili - riconosce Ventura - e di profondo dispiacere: provo una sensazione di incompiutezza dal momento in cui non ho raggiunto il traguardo dei Mondiali. Guidare la Nazionale mi ha trasmesso senso di appartenenza ed orgoglio mai provati prima perché non ci può essere niente di più grande. Ho lavorato con tutto me stesso, con serietà e professionalità: non sono riuscito là dove ero convinto di farcela alla guida di un gruppo di ragazzi che non smetterò mai di ringraziare".
 
E ancora: "Ho lavorato anche per preparare i più giovani al grande salto che potevano, e possono, ancora fare in modo da arricchire tutto il nostro movimento - aggiunge Ventura - Nel calcio, le vittorie sono sempre il prodotto del merito di tanti. Allo stesso tempo le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità: nel momento dell'insuccesso bisogna dare risposte ad una lunga serie di interrogativi. Ora nel momento della ripartenza sarò il primo tifoso: al mio successore auguro di riportare l'Italia dove merita".