Editoriale: Agnelli non liquidi Buffon e Del Piero

Pubblicato il 28 dicembre 2010 alle 17:47:23
Categoria: Calciomercato
Autore: Fabio Codebue

Tratto dal blog di Xavier Jacobelli.

Andrea Agnelli prosegue a tappe forzate la rifondazione juventina. Accanto ai buoni risultati della squadra, pur macchiati dall'inopinata eliminazione patita in Europa League, il presidente indica la riabilitazione post Calciopoli della società come un obiettivo primario e aspetta buone nuove dalla giustizia sportiva che ha ricominciato a muoversi, sia pure con cadenze plantigrade.

Intanto, il Figlio di Umberto detta un messaggio a Buffon e Del Piero: "Per me conta il gruppo. Le stelle non sarebbero tali senza il gruppo, all'interno del quale poi il singolo emergerà sempre". Il ragionamento non farebbe una grinza se Buffon e Del Piero fossero due giocatori qualasiasi e non i simboli della Juve. In primis il Capitano, protagonista di un brillante inizio di stagione; a segno per l'ultima volta il 7 novembre scorso, in casa, contro il Cesena; titolare solo a Brescia (10 novembre) e con la Fiorentina (27 novembre). Con l'intelligenza e la correttezza che lo contraddistinguono, Del Piero non ha piantato grane, ha accettato le scelte di Delneri, ha anteposto l'interesse della squadra a quello personale. Se è vero che, se non ci fosse il gruppo, non ci sarebbero le stelle, è altrettanto vero che, se non ci fossero Del Piero e Buffon, non ci sarebbero le fortune del gruppo.

Oggi, per la prima volta in questa stagione, il portiere è tornato ad allenarsi assieme ai compagni, con i compagni. La Juve non lo ritiene più incedibile, Storari l'ha sostituito degnamente, in Corso Galileo Ferraris c'è chi pensa che cedere nel 2011 Buffon sia la mossa più giusta, se si intende realizzare un affare. Può essere. Ma Buffon, come Del Piero, appartiene alla storia della Juve e, come Del Piero, può ancora dare molto alla Juve. Agnelli lo sa.

di Xavier Jacobelli
Direttore www.quotidiano.net
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