Editoriale: Dzeko, il City mai così deciso

Pubblicato il 28 dicembre 2010 alle 18:00:02
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

Edin Dzeko: siamo alla puntata numero mille. Forse qualcosa in più. Ne parliamo da una vita, da quando il ragazzo disse (una bugia?) di essere tifoso del Milan e che sperava di indossare il rossonero. Da quel momento è scivolata tantissima acqua sotto i ponti. Il Milan è andato su altri obiettivi, da Ibrahimovic a Cassano passando per Robinho, e la fede calcistica del ragazzo bosniaco ha avuto mille colori. Il Bayern? Tranquilli, a giugno arriverà in Baviera. Il Real Madrid? Soltanto se Florentino Perez volesse, basterebbe un fischio e il Wolfsburg sarebbe in difficoltà. Nelle ultime ore sarebbe piombato il Liverpool, macché. Qualcuno ha voluto addirittura accostarlo all’Inter: per la verità Moratti ci aveva pensato timidamente la scorsa estate, prima di decidere che non era il caso di investire.

La situazione è meno complessa di quanto sembri. La premessa: il Wolfsburg ha deciso di ascoltare i pretendenti. Soprattutto perché ha capito che trattenere Edin con la forza non avrebbe senso: il rendimento ne ha già risentito e potrebbe essere ancora meno brillante. Non c’è peggior cosa di un braccio di ferro della serie: ti convinco con la forza, decido io come e quando metterti sul mercato. Il Wolfsburg ha fatto non uno, ma dieci passi indietro, è disponibile a rivisitare la clausola di rescissione (quaranta milioni) per non vedere deprezzato il cartellino. E sta parlando fitto con il Manchester.

Gli inglesi hanno proposto circa 30 milioni di euro. E il Wolfsburg ci pensa. Chi sta seguendo la situazione nei dettagli è convinto che con un altro paio di milioni sul piatto i tedeschi potrebbero cedere. La forza di Mansour (che si sta liberando di Santa Cruz, destinazione Lazio) è quella di poter offrire un ingaggio straricco: dai quattro milioni abbondanti attuali a qualcosa che si avvicinerebbe più ai sei che ai cinque e mezzo, secondo le richieste di Dzeko. E questo è un passaggio fondamentale che accende le speranze del City.

La Juve non si sente fuori, ma deve sperare in alcuni dettagli importanti. Intanto, che le parole di Dzeko (“vorrei giocare in Italia”) siano sincere. E poi, confidando che durante il prossimo mese non arrivi la doccia fredda, deve alzare l’offerta economica relativa all’ingaggio. Se è vero che oggi a poco più di trenta milioni si può chiudere per il cartellino, il gap tra i circa sei offerti dagli inglesi e i tre abbondanti (forse quattro) che potrebbe proporre Marotta è importante. E rischia di complicare l’operazione.

Gli studiosi dell’affare Dzeko sono convinti che sarà difficile resistere all’assalto del Manchester City. Ai tifosi juventini non resta che gufare, sperando che basti.