Inter, Spalletti: "La strada è lunga. Ma ho visto testa solida e personalità"

Pubblicato il 16 settembre 2017 alle 19:40:15
Categoria: Serie A
Autore: Luca Servadei

 "Non ci facciamo turbare dalla classifica, che poteva essere diversa. Sappiamo che la nostra strada è lunga, mancano 34 partite e non ci faremo impressionare né in negativo né in positivo". Queste le prime parole di Spalletti nel post partita del primo anticipo della 4^ giornata di Serie A. Ci sono voluti 82' minuti all'Inter per segnare al Crotone su un campo difficile per clima e avversario. Al gol di Skriniar si aggiunge al secondo minuto di recupero il gol di Perisic, ormai sempre più una certezza dei nerazzurri in questa stagione. 

 "Non era facile, i nostri hanno fatto i professionisti adattandosi a qualcosa di diverso delle abitudini: c'era un caldo esagerato, 30 gradi, un terreno secchissimo e un vento che nel primo tempo ci frenava. Adattarsi a queste condizioni e all'avversario è sintomo di qualcosa di importante, di testa solida e personalità". E' diventata una parola che si ripete spesso nelle parole del tecnico toscano, personalità, ed è ciò che mancava all'Inter da diversi mesi. Tuttavia, la tipica schiettezza e lucidità di analisi di Spalletti non manca  "Abbiamo perso due o tre palloni che potevano anche farci perdere, ma sono stati errori frutto della continua ricerca del gioco, anche se spesso la palla è girata troppo lenta. Bisognava essere più veloci nella costruzione, nel settore centrale eravamo spesso 3 contro 2 e dovevamo insistere lì. È mancata un po' di velocità e di qualità, ma la testa è stata accesa dal 1' al 90'".

 Il lavoro con i singoli è stato fondamentale, Perisic che sembrava dato in partenza questa estate, è diventato un inamovibile degli 11 il rientro in aiuto alla difesa delle ali di attacco è un altro punto nostalgico per i tifosi dell'Inter. "Perisic più continuo? Il leader di una squadra, e Perisic lo è, è quello che quando la squadra è in difficoltà prende palla e la ripulisce. Lui in questa gare ha fatto dei rientri di 100 metri. Handanovic ha fatto il portiere dell'Inter, gestendo un paio di situazioni difficili. Icardi? Ci abbiamo giocato poco, perché abbiamo forzato sulla costruzione. Ma quando ci pressano anche lui deve venire incontro, a metà strada, per aiutare a far arrivare al palla dove vogliamo". Sull'altro autore del gol "Skriniar è un giocatore eccezionale, completo in ogni fase del gioco: dopo averlo visto due settimane abbiamo capito che potevamo fidarci". Sulla sua esultanza dice "L'esultanza? Non ho fatto niente di speciale non ho detto niente a nessuno: ho solo tirato fuori la lingua, verso i miei collaboratori. Per noi è stata una partita sofferta e mi sono lasciato andare per la prima volta in quattro giornate".