Il Carpi è la favola di questa stagione calcistica in Italia, un club capace di passare in 6 anni dall'Eccellenza alla vittoria del campionato di B e alla conseguente promozione in serie A. "Nel 2009 eravamo nel campionato di Eccellenza. Sei anni fa era impensabile pensare a un percorso simile. Siamo soddisfatti, la struttura societaria è composta da professionalità cresciute in casa. Nulla è arrivato per caso, siamo una realtà piccola ma seria", ha detto Stefano Bonacini, amministratore delegato e socio di maggioranza del Carpi, a Radio Anch'io - Lo sport su Radio Rai.
"Dopo la gara col Varese, ovvero la seconda del girone di ritorno, ho pensato che la promozione potesse diventare possibile. Così è stato, ci sono stati segnali che hanno poi portato il Carpi in A", le parole di Bonacini sul momento in cui la promozione è apparsa realizzabile. Ora bisogna pensare al futuro: "Il tecnico Castori è confermato in Serie A. Adesso finiamo il campionato di Serie B, poi valuteremo il futuro di Mbakogu. Ora è prematuro pensarci. Il nostro profilo è questo, continueremo a fare così. Investiremo sui giovani, questo fa parte del DNA".
Da risolvere anche la questione stadio visto che il Cabassi contiene solo 4mila posti: "Ora cerchiamo una soluzione, come una ristrutturazione oppure il trasferimento in una città vicina. Non è una scelta facile, nei prossimi giorni verrà fuori cosa abbiamo in testa. Le altre soluzioni portano a Parma o Modena, non vogliamo andare molto lontano dalla nostra cittadina".
