Il Sassuolo è uscito stravolto dal match con l'Inter a San Siro ma lo 0-7 non cambia strategie e piani del club del patron Squinzi, incentrato sui giovani italiani come Zaza e Berardi. "Noi speriamo che quello di ieri sia stato soltanto un incidente di percorso. A San Siro non c'era una squadra ma 11 ragazzi che non hanno messo sul campo quello che chiede il mister Di Francesco e la società. Sappiamo che è molto difficile centrare la salvezza, ci proveremo. Siamo consapevoli delle difficoltà ma anche della nostra forza e delle nostre idee", ha detto Giovanni Carnevali a Radio Anch'io - Lo sport su Radio Rai.
L'amministratore delegato degli emiliani sottolinea lo stress accusato da Simone Zaza dopo le ottime prove con la nazionale di Conte: "Sicuramente in questi giorni Zaza ha avuto davvero molta pressione dopo le buone prove in nazionale. I media lo hanno stressato un po' ma fa parte del gioco. Ci aspettavamo qualcosa in più non solo da lui ma in generale da tutta la squadra. Il suo futuro? Zaza è interamente di nostra proprietà, lo riteniamo di grandissima prospettiva, abbiamo sentito degli interessi anche da grandi club dall'estero ma il ragazzo deve ancora crescere tanto e spero ci porterà risultati incoraggianti".
Carnevali, come tutto il Sassuolo, non ha gradito la gomitata di Berardi a Juan Jesus che gli è costata l'espulsione: "Siamo molto arrabbiati per il suo comportamento. Vero che aveva molta pressione addosso ma siamo i primi a dire che verranno presi dei provvedimenti, non soltanto in termini economici". Chiusura con una battuta sul grande investimento fatto su giocatori italiani, una scelta in controtendenza con la maggior parte degli altri club: "La proprietà ha voluto che si intraprendesse questa strada e si portasse avanti questo progetto. Crediamo che sia giusto vedere i nostri ragazzi far bene nella massima serie. Siamo convinti di poterci togliere belle soddisfazioni".
