Roma, Spalletti: "Vado via, quei fischi mi hanno fatto male"

Pubblicato il 30 maggio 2017 alle 15:01:45
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Per Luciano Spalletti è arrivato il tempo di lasciare Trigoria per la seconda volta, forse nemmeno l’ultima. Con la fine del campionato si è chiusa anche la seconda esperienza in giallorosso dell'allenatore toscano. Nel corso di una conferenza stampa, Spalletti ha spiegato i motivi che hanno portato al comunicato con cui è stata annunciata la separazione.

"Ho preso due appunti - esordisce Spalletti -. Prima bisogna ringraziare le persone che ho avuto vicino. Il primo pensiero va al dietro le quinte, coloro che mi hanno dato una mano importante. Quelli che arrivano prima, quelli che ci preparano le cose affinché tutto sia più facile. Grazie a loro lascio una Roma che può guardare al futuro, una Roma sicuramente forte". Nonostante la fine anticipata, si tratta di un'esperienza che ha segnato profondamente il tecnico toscano: "Dalla Roma non mi ero distaccato anche quando ero in Russia, ero sempre lì a guardare i risultati e le prestazioni. Secondo me abbiamo lavorato nella maniera corretta e seria. La cosa più importante, ribadisco, è che lascio una Roma forte, una squadra che ha individualità importanti. Si poteva far meglio come collettivo e come obiettivo di tutti, probabilmente lì non ci sono riuscito. Secondo me non abbiamo remato tutti dalla stessa parte".

Inevitabile, poi, ritornare sulla questione legata al rapporto con capitan Francesco Totti: "I fischi di domenica li ho sentiti e li ho percepiti anche prima - prosegue Spalletti -. Non vengono dalla mia coscienza, ma da quella di qualcuno che ha voluto anteporre una guerra tra me e Totti, che non esiste. Io quei fischi non me li merito. Si è voluto andare avanti su questa storia e, ovviamente, si è creata una linea di demarcazione che potrebbe rappresentare una difficoltà anche per la Roma futura. Una difficoltà che io non voglio arrecare". Sempre su Totti: "Con Francesco rimarrò amico. Anzi, ora che ha deciso così e si renderà conto che è altrettanto bello il dopo, diventeremo stretti amici, amicissimi, e chissà che una volta non si possa raccontare una storia insieme. Se il problema ero io, a questo punto spero che Francesco continui. Non sono stato io quello che l’ha fatto smettere, lui ha smesso da solo. L’avrò fatto smettere o l’avrò fatto giocare un anno in più? Secondo me è la seconda...".

Una chiosa finale sul suo possibile successore: "Io spero che il prossimo allenatore della Roma sia uno tra Vincenzo Montella ed Eusebio Di Francesco perché conoscono bene questo ambiente e la Roma stessa". Un addio annunciato da mesi, insomma, ma che potrebbe essere un semplice arrivederci… “Per quanto mi riguarda c'è un epitaffio di un grande cantautore romano che mi garba: ‘non escludo il ritorno’. Ciao a tutti e grazie", le ultime parole prima di lasciare la conferenza stampa.

In mattinata la Roma aveva diffuso un comunicato nel quale si ufficializzava il 'divorzio': "L’AS Roma comunica la fine del rapporto di lavoro tra il Club e l’allenatore Luciano Spalletti. La Società è attualmente impegnata nella nomina del nuovo tecnico. L'ufficialità arriva dopo la vittoria di domenica sul Genoa per 3-2, che garantisce ai giallorossi la seconda posizione in campionato e la qualificazione automatica alla fase a gironi della Champions League 2017-18. Nel gennaio 2016, le strade di Spalletti e della Roma si sono nuovamente incontrate, dopo che il primo incarico dell’allenatore sulla panchina giallorossa tra il 2005 e il 2009 aveva portato alla conquista di due Coppe Italia e di una Supercoppa italiana". All'ormai ex allenatore giallorosso erano state rivolte parole al miele dal presidente Pallotta: "Vogliamo porgere i nostri più sentiti ringraziamenti a Luciano Spalletti per il grande lavoro svolto e per l’importante contributo dato al club sin dal suo ritorno. Sotto la sua guida in questa stagione, la squadra ha conquistato il maggior numero di punti e segnato più reti nella storia del club giallorosso. Auguriamo a Luciano il meglio per il futuro. Il Club intende continuare il suo percorso di crescita e il nuovo allenatore condividerà i valori e la filosofia della Società, contribuendo allo sviluppo dell’AS Roma".