Milan, Montella: "I miei sogni sono stati esauditi"

Pubblicato il 24 luglio 2017 alle 08:36:50
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

"La mia è stata, ed è ancora, un'estate da sognatore. Ma il bello è che i miei sogni sono stati esauditi, e non è finita qui". Parole importanti, quasi disincantate, quelle di Vincenzo Montella che racconta questa sua prima parte di stagione 2017-18 alla guida di un Milan nettamente re del calciomercato con grandissimi colpi, su tutti Leonardo Bonucci, ma senza scordarsi la conferma di Giogio Donnarumma.
 
Il tecnico campano, in un'intervista alla 'Gazzetta dello Sport', racconta: "Può fare scalpore il numero di giocatori acquistati e le cifre spese, resta il fatto che il club sta facendo qualcosa di straordinario. Questa è una squadra che rimarrà nel tempo, e non si svaluterà nel tempo. Anche se il mister sarà un incapace... Sia in termini affettivi che professionali mi piacerebbe molto essere io a condurre in porto tutto questo, arrivare a riportare il Milan tra i top 5 club al mondo entro il 2022 come ha detto Fassone. Vorrebbe dire una grande crescita professionale, sarebbe il massimo".
 
Montella è più che soddisfatto del mercato operato finora anche se manca ancora il famoso centravanti, a questo punto uno tra Kalinic, il suo preferito, e Aubameyang, che spinge per un ritorno in rossonero: "Il focus principale è sul centravanti e poi magari su una punta esterna e una mezzala. Ma la fretta di prima non c'è più. Il mio centravanti ideale? Deve combinare diverse cose: senso del gol, gol sporchi e saper giocare per la squadra. Se ti vuoi avvicinare al Napoli, che gioca il calcio migliore d'Europa, devi fare un mercato aggressivo per forza. È presto per dire se il gap con Roma e Napoli è stato annullato, ma non dobbiamo nasconderci. E l'entusiasmo va alimentato e mantenuto".
 
Non c'è dubbio che far decollare l'entusiasmo è stato l'arrivo di Leonardo Bonucci dalla Juventus, uno dei grandi colpi a livello europeo: "Ero convinto fosse raggiungibile, mi fidavo di chi me lo diceva, mentre i miei dirigenti avevano una percezione diversa. Mandavo a Mirabelli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole. Buongiorno, o buonasera, direttore: Bonucci. E' un professionista altamente competitivo, con la mentalità e il suo modo di pensare è riuscito a ottimizzare al massimo il suo motore. Sarà un esempio per i giovani e non credo possa essere una figura ingombrante nello spogliatoio. Difesa a 3? Mi intriga, mi piace come idea, ma devo dire che con questi giocatori possiamo davvero usare tanti sistemi. Ho l'imbarazzo della scelta".
 
Infine il tecnico rossonero parla del tanto inseguito rinnovo di contratto di Donnarumma: "Io ho parlato con la famiglia perché loro sentivano l'esigenza di parlare con me. Ma non gli ho parlato da allenatore, ho solo raccontato la mia esperienza. Scelta giusta quella di Gigio? Più che per il progetto del club, l'ha fatta per se stesso. E' entrato nel cuore di tutti, anche dei non milanisti, e sono certo che continuerà a essere amato dai tifosi. Raiola? Un botta e risposta nato e finito lì. Io non ho problemi con lui e lui non credo ne abbia con me".