Sinisa Mihajlovic ha le idee chiare sul suo Milan, propositi in sintonia con quelli del presidente Silvio Berlusconi. Difesa rigorosamente a quattro, centrocampo a tre e in avanti l'alternativa tra trequartista e due punte, la combinazione prediletta (4-3-1-2), oppure due ali e un centravanti centrale (4-3-2-1), per sfruttare i tanti esterni offensivi attualmente presenti in rosa come El Shaarawy, Suso, Cerci, Menez, Honda, Niang e anche Bonaventura.
La certezza in porta è Diego Lopez, sugli esterni Antonelli e Abate, con De Sciglio che può agire come alternativa su entrambi i binari, in mezzo due tra Paletta, Alex, Zapata e Mexes, se verrà confermato come pare. A centrocampo De Jong davanti alla difesa, capitan Montolivo e il neo acquisto Bertolacci come mezzala e Bonaventura, oppure Menez o anche Honda, nel ruolo di trequartista. Davanti i due grandi colpi di mercato Bacca e Luiz Adriano, in attesa magari del sogno Zlatan Ibrahimovic.
Mihajlovic però non ha nascosto l'idea di provare nei tre di centrocampo, oltre a Bonaventura, che già ha rivestito quel ruolo con Inzaghi, anche El Shaarawy, arretrandolo rispetto alla classica posizione nel tridente: "El Shaarrawy è un esterno, ma possiamo inventarlo centrocampista interno, bisogna vedere la sua voglia. Lui mi ha dato la piena disponibilità, vediamo se riusciamo a farlo". Visto che Bacca e Luiz Adriano sono due punte centrali, Sinisa potrebbe provare Menez accanto a uno dei due, poi se arriverà Ibra, ideale per il ruolo di seconda punta, si vedrà come agire.
Il tecnico serbo comunque ha le idee chiare sul sistema di gioco: "Abbiamo preso due grandi attaccanti, quindi giocheremo con due punte. Non mi piace giocare con la difesa a tre. Con quelli che ci sono attualmente, un modulo che più si adatta è il 4-3-1-2, ma vedremo quello che succederà. Avremo il tempo per valutare tutto. Avremo anche un altro modulo da utilizzare a partita in corso".
Il Milan col 4-3-1-2 di Mihajlovic
