Serie A: Sampdoria-Lazio 0-1, le pagelle

Pubblicato il 16 maggio 2015 alle 23:23:04
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Rivivi le emozioni di Sampdoria-Lazio: cronaca, pagelle e tabellino

Le pagelle di Sampdoria-Lazio, terminata 0-1

SAMPDORIA

Viviano 6 Non riesce a fare miracoli sul gol di Gentiletti. Per il resto, non sfigura.
Romagnoli 6 Non trema quasi mai. Là dietro interviene sempre con oculatezza, anche quando Felipe Anderson lo vorrebbe costringere all'autogol.
De Silvestri 6 Sulla sua corsia soffre un po', ma quando si libera in avanti rischia di far davvero male alla Lazio. Ex con il dente avvelenato.
Silvestre 6 Klose non gli fa paura. Vince parecchi duelli con il tedescone ed è uno degli ultimi a mollare.
Regini 5.5 Interessante il duello con il dirimpettaio Basta, che vince solo ai punti. Sembra perdersi, però, Gentiletti nell'azione del gol.
Acquah 5.5 Parte a razzo, poi si affloscia. Nel primo tempo sembra mangiarsi il mondo, però con il passare del tempo perde forza e Mihajlovic lo manda sotto la doccia.
Palombo 5 Due palloni persi sanguinosi e altri gestiti male. Va in apnea e non riesce più a riprendersi, anche se aveva avuto un discreto avvio.
Rizzo 6.5 Entra al posto di Acquah e non lascia mai l'osso con facilità agli avversari. Anzi, salva un gol su una botta di Djordjevic a colpo sicuro.
Obiang 5 Sbaglia un gol grosso come una casa. Per il resto, non è il solito carro armato piazzato a centrocampo.
Soriano 5.5 Un tiro di testa sopra la traversa e poco altro. Dopo la partita da goleador con l'Udinese, si prende una serata di riposo (o quasi).
Bergessio 5.5 Servito poco e male, non riesce a pungere.
Muriel 5.5 Si vede poco e troppo a sprazzi. Altro che nuovo Ronaldo: il colombiano fatica a fare benino.
Eto’o 4.5 Pesa come un macigno il suo errore davanti a Berisha in avvio di ripresa. L'ex Inter non può sbagliare questi gol. Un attaccante con la sua esperienza, piuttosto, li dovrebbe segnare ad occhi chiusi.
Okaka s.v. Pochissimi minuti nell'arena per il leone d'inizio campionato.

All. Mihajlovic 5.5 Una partita buttata alle ortiche. La Samp d'inizio e metà campionato è un lontano ricordo. Fatali i due erroracci di Obiang ed Eto'o davanti alla porta.

LAZIO
Berisha 6 Sarà, di sicuro, riconoscente nei confronti di Obiang ed Eto'o. Ma tra i pali ha, comunque, il suo perché: gioca con personalità.
Basta 6.5 Brucia l'erba sulla sua corsia, sgomita con Regini e non tira mai indietro la gamba. Gladiatore.
Ciani 7 Un muro alzato davanti alla porta di Berisha. Non si contano gli anticipi secchi sugli avversari. E' il re della retroguardia.
Gentiletti 7 Decide la partita con un gol nello stadio in cui si era rotto il crociato il 21 settembre. Racconterà questa storia ai nipotini. Una storia bellissima.
De Vrij 6 Fa rifiatare Gentiletti e, finalmente per il popolo biancoceleste, torna al centro della sua difesa.
Radu 6 Puntuale e attento. Il suo compito lo porta a termine con determinazione.
Candreva 6.5 Sfiora un paio di gol, però non è il solito missile lanciato in campo. Tiene, forse, troppo la palla, ma bisogna riconoscere che corre come un dannato per il bene dei compagni.
Ledesma 6 Non fa rimpiangere l'assenza di Biglia, anche se è dura sostituire un direttore d'orchestra da Scala come l'argentino. Piedi e muscoli al servizio della squadra.
Parolo 6.5 Sembra avere la bombola d'ossigeno dietro, perché non si stanca mai. Corre, corre e, ancora, corre. Il centrocampo è il suo mondo e lavora con il cuore.
Felipe Anderson 6.5 Gli manca solo il gol. Lo trovi ovunque: a destra, a sinistra, al centro. Quando accende il motore, gli avversari impazziscono nel tentativo di stargli dietro.
Lulic 6.5 In avanti non regala numeri, ma in fase di copertura risponde sempre presente.
Mauri s.v. Sei minuti più recupero al posto di uno stremato Candreva.
Djordjevic 5.5 Sbaglia un gol non difficile e poi, chiaramente fuori condizione, sbaglia anche le cose elementari.
Klose 6 Non segna, ma gioca per la squadra. Il lavoro sporco è il suo biglietto da visita, quando non è in serata.

All. Pioli 7 Se non è un'impresa, poco ci manca. La sua squadra sale al secondo posto, al di là delle previsioni di inizio stagione. E mercoledì ha la possibilità di vincere la Coppa Italia. Il lavoro duro paga.