Stanco. E probabilmente senza alcuna voglia di mettersi al tavolo per la cena di gala in programma martedì sera a New York. Roberto Mancini sembra vicinissimo a dire addio alla sua seconda esperienza sulla panchina dell'Inter: dopo un anno e mezzo senza ottenere i risultati sperati e con un progetto di rifondazione che sembra essersi arenato dall'arrivo di Suning, nuova proprietà cinese del club, il tecnico iesino è davvero a un passo dall'addio. L'incontro con Thohir e Bolingbroke non ha affatto chiarito la situazione in casa Inter e l'assenza di una strategia di mercato, o comunque le decisioni prese senza coinvolgere l'allenatore, ha definitivamente incrinato i rapporti con l'ambiente.
Se anche l'arrivo del ds Piero Ausilio non dovesse risolvere le cose, ecco allora chela dirigenza nerazzurra, oltre alla grana Icardi, si ritroverebbe nel pieno dell'estate senza il proprio condottiero. Bene dunque pensare ai possibili sostituti, con Leonardo che sembra il favorito numero uno a ereditare la panchina del Mancio: il brasiliano conosce l'ambiente nerazzurro, ha già allenato l'Inter nel dopo Benitez e farebbe da traghettatore in attesa che Diego Simeone, caldeggiato dal vicepresidente Javier Zanetti, si liberi dall'Atletico Madrid.
L'alternativa è Fabio Capello, per il quale in passato si era già parlato di un possibile ruolo dirigenziale: di certo, però, tornare a guidare una squadra italiana sarebbe uno stimolo per l'ex ct della Russia, pronto sì a nuove sfide ma senza dover imparare nuove lingue. A Thohir, però, piace pure Frank De Boer: l'ex difensore di Ajax e Barcellona, dopo quattro titoli da allenatore nel campionato olandese e uno scudetto buttato via nell'ultima stagione, ha chiuso coni lanceri e adesso aspetta la grande occasione per il salto di qualità. In alternativa, si fanno anche i nomi di Bielsa, Villas Boas e Prandelli: comunque vada, di profili per sostituire il Mancio ce ne sono in grande quantità.
