Serie A: Atalanta-Milan 1-3, le pagelle

Pubblicato il 30 maggio 2015 alle 23:20:20
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Rivivi le emozioni di Atalanta-Milan: cronaca, pagelle e tabellino

Le pagelle di Atalanta-Milan, terminata 1-3.

ATALANTA

Sportiello 5.5 Sui primi due gol non può nulla, sul terzo ci mette lo zampino: poteva fare qualcosa in più.
Masiello 5 Provoca il rigore che riporta in partita il Milan, facendosi abbindolare da Pazzini: poi si becca un giallo ed è l'anello debole della retroguardia.
Del Grosso 6 In campo per meno di mezz'ora, poi si fa male ed è costretto a dar forfait: arrivederci alla prossima stagione.
Zappacosta 6.5 Ottima prova dell'esterno, sempre propositivo e protagonista di un bel campionato: dalla destra piovono cross.
Scaloni 5.5 Dentro nell'ultima mezz'ora: si fa beffare da Bonaventura sul gol del 3-1.
Cherubin 6 Prende il posto di Del Grosso, giocando una gara discreta. Effettua anche un paio di cross, nonostante non sia il suo mestiere.
Benalouane 6 Non sfigura contro Pazzini, che non gli da troppo filo da torcere: qualche buona chiusura e poco altro.
Grassi 6 Niente male questo ragazzo classe 1995: si prende qualche pausa di troppo, ma mette in mostra buon tempo d'inserimento e sostanza.
Baselli 6.5 Il modo migliore per mettersi in mostra: splendido gol con un bell'inserimento. E ora si apre la finestra di mercato.
Cigarini 6 Solito geometra, sceglie la concretezza alla qualità: stranamente nervoso nel secondo tempo.
D’Alessandro s.v. Entra e si becca un giallo, troppo poco per incidere positivamente.
Maxi Moralez 6.5 Mezzo voto in più per il bellissimo assist a Baselli: si accende ad intermittenza. E' il suo limite, se fosse continuo giocherebbe in altri palcoscenici.
Gomez 6.5 Gara a cento all'ora: sgomma a sinistra, al centro ed è ovunque. Ci prova sempre, seppur gli manchi quel pizzico di concretezza che lo renderebbe imprendibile.
Denis 6 Lotta come un leone, al solito. Centra una traversa, spara sul fondo un altro paio di cross.

All. Reja 6 Rilancia Baselli, propone Grassi e schiera un'Atalanta a trazione anteriore: questa gara non valeva nulla, ma il merito è suo, capace di portare i suoi alla salvezza anticipata.

MILAN

Abbiati 5.5 Sembra un po' arrugginito, qualche buon intervento ma anche uno svarione nella ripresa.
Paletta 6.5 Buona prova, condita da diverse ottime chiusure: è il migliore del pacchetto arretrato.
De Sciglio 5 Ormai solita prova, timida e in apnea: non spinge come dovrebbe, si fa bruciare da Baselli in occasione del gol del vantaggio atalantino.
Mexes 6 Attento dietro e piuttosto propositivo in avanti: chiude la stagione senza sfigurare.
Bocchetti 5.5 Non si vede praticamente mai: fa il suo compitino senza osare di più. Almeno nell'ultimo match, inutile, era lecito aspettarsi qualcosa di più.
Poli 6 Contribuisce al gol del 3-1: venti minuti di sostanza per lui.
Calabria s.v. Teleguidato da Tassotti, fa il suo esordio in Serie A: buona fortuna.
Bonaventura 8 Doppietta alla 'sua' Atalanta, senza esultare: chiude con 7 centri in campionato. E' il migliore in campo e si candida a pedina fondamentale del nuovo Milan che verrà.
Honda 5.5 E' generoso e si mette in mostra anche in un paio di ripieghi difensivi in aiuto a De Sciglio: però davanti non crea nulla, trotterellando per il campo.
Van Ginkel 6.5 L'olandese chiude in crescendo: ottima prova anche a Bergamo, bravo a far girare il pallone e a verticalizzare quando è necessario. Peccato per la prima parte di stagione gettata al vento.
De Jong 6 Solito frangiflutti rossonero: chiude, riparte e fa a sportellate quando è necessario.
Di Molfetta s.v. Vedi Calabria: in bocca al lupo anche a lui.
Pazzini 7 Bravissimo a procurarsi il rigore, con intelligenza ed esperienza: firma il suo gol numero 101 in Serie A e lotta per tutto l'incontro.
El Shaarawy 6 Parte bene, con un paio di accelerazioni e qualche giocata tutta tecnica. Si spegne col passare dei minuti, senza riuscire ad incidere.

All. Inzaghi 6 Si chiude la stagione e con ogni probabilità la sua avventura sulla panchina del Milan: una cosa è certa, le migliori partite e il gioco più fluido sono arrivati senza Menez, l'uomo su cui lui ha puntato forte.