Champions: lo Shakhtar regge, 0-0 col Bayern

Pubblicato il 17 febbraio 2015 alle 23:07:11
Categoria: Notizie Champions League
Autore: Redazione Datasport.it

Rivivi le emozioni di Shakhtar-Bayern: la cronaca minuto per minuto

Segui tutta la Champions in diretta: risultati e diretta

Il Bayern Monaco sbatte contro lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu. A Leopoli finisce 0-0 la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League. Partita equilibrata e con poche occasioni, con la squadra di Guardiola costretta a giocare in dieci uomini l'ultima mezz'ora dopo l'espulsione rimediata da Xabi Alonso al 65'. Si deciderà tutto nella gara di ritorno in programma l'11 marzo all'Allianz Arena.

Guardiola conferma la sua 'allergia' ai numeri 9 confinando Lewandowski in panchina e varando una sorta di 3-3-3-1 con Robben, Ribery e Goetze alle spalle di Mueller. L'avvio di gara sembra dare ragione al tecnico, con i bavaresi subito aggressivi e gli ucraini rinchiusi nella propria metà campo. Lo spauracchio numero uno è Robben, dai cui piedi nascono tutte le iniziative più pericolose del Bayern: dopo pochi minuti l'olandese pesca Schweinsteiger al limite dell'area ma il destro al volo del centrocampista non inquadra la porta; all'11' va via di forza e trova il corridoio giusto per Mueller, ma anche l'attaccante si perde sul più bello calciando debolmente.

Superati i timori iniziali, lo Shakhtar prende coraggio e alza il pressing, impedendo agli uomini di Guardiola di sviluppare il loro solito gioco. Di occasioni da rete però non se ne parla. Gli ucraini non tirano indietro la gamba e la gara si innervosisce: saranno otto i cartellini gialli a fine gara, un'anomalia nelle gare di Champions. La ripresa se possibile è ancora meno spettacolare del primo tempo. Al 65' Xabi Alonso complica i piani di Guardiola rimediando il secondo giallo, il modo peggiore di onorare la sua centesima presenza in Champions. Nonostante la superiorità numerica lo Shakhtar non si scopre e Neuer chiude la sua gara con i guanti immacolati. Lo 0-0 finale è la logica conseguenza di una gara povera di emozioni, discorso qualificazione rimandato all'11 marzo.