E' scomparso all'età di 82 anni Julio Grondona, presidente della Federazione calcistica argentina (AFA) e vicepresidente della Fifa. Ricoverato d'urgenza a Buenos Aires per un aneurisma dell'aorta, lo storico boss del calcio argentino non è sopravvissuto ad un intervento a cuore aperto. Era a capo dell'AFA dal 1979, durante il suo incarico la Seleccion ha vinto un Mondiale (1986), due Coppe America consecutive (1991 e 1993) e una Confederations Cup (1992).
Amato-odiato in patria, Grondona è stato per anni il nemico numero uno di Diego Armando Maradona. Fu lui stesso nel 2008 a sceglierlo come ct della Seleccion, salvo poi silurarlo dopo il deludente Mondiale del 2010 in Sudafrica e accusarlo di fare ancora uso di stupefacenti. Da allora il Pibe de Oro si scagliava con frequenza contro il numero uno del calcio argentino: ultima lite durante il Mondiale in Brasile, quando Maradona fu apostrofato come 'iettatore' dal figlio di Grondona su Twitter. La sua ultima decisione, presa pochi giorni fa, è stata quello di dire addio al ct della Seleccion Alejandro Sabella, che aveva condotto Messi e compagni alla finale di Rio de Janeiro persa contro la Germania. Comunque si giudichi il suo operato, l'Argentina saluta per l'ultima volta un pezzo della sua storia recente.
