Belgio, Nainggolan: "Non ho ancora fatto pace con Martinez"

Pubblicato il 7 novembre 2017 alle 22:11:23
Categoria: Notizie Nazionali
Autore: Matteo Sfolcini

Radja Nainggolan dopo essere stato escluso dal Belgio nelle ultime partite di qualificazione ai Mondiali in Russia per i suoi comportamenti al limite fuori dal campo e per le prestazioni sottotono con la maglia giallorossa, è stato richiamato per la prima volta dal ct Roberto Martinez. Il centrocampista della Roma è molto felice di aver ritrovato la maglia della Nazionale per le prossime due amichevoli contro Messico e Giappone: "Sono contento di essere tornato, è sempre bello far parte della nazionale". La pace tra l'allenatore e il Ninja però non è ancora arrivata: "Non ho ancora fatto pace con Martinez".

Il tecnico del Belgio ha dovuto quasi per forza richiamare Nainggolan in Nazionale dopo la rivolta popolare dei tifosi dei Diavoli Rossi: "Non abbiamo ancora parlato, ma mi aspetto di farlo in questi giorni per capire quale è stato il problema. Dobbiamo cercare di raggiungere un accordo". Poi scherzando dice: "In ogni caso, proverò a parlare il prima possibile di tattica. Ora ci scherzo su. Se n'è parlato fin troppo negli ultimi mesi. Ho capito i miei errori e dove ho sbagliato".

In Belgio si è discusso molto del suo ruolo del giallorrosso se fosse meglio come centrocampista centrale o trequartista: "Martinez mi ha detto che sono un 10, ma penso che la mia posizione dipenda dal modo in cui una squadra giochi. In nazionale ho giocato buone partite davanti alla difesa, come centrocampista centrale. Vedremo cosa ha in mente, per me non fa differenza. Ho solo voglia di dare il massimo e conquistare un posto per il Mondiale. In quello del Brasile non c'ero, ma stavolta farò di tutto per esserci e avere la possibilità di giocare la mia prima Coppa del Mondo".

Anche Roberto Martinez in conferenza stampa ha affrontato l'argomento Nainggolan: “Con lui parlerò sicuramente. Non sa perché l’ho escluso? Il calcio è un gioco di squadra, ma a parte questo mi aspetto delle risposte in campo. Dovrà impressionarci, sia dentro che fuori dal campo. Se lo proverò come numero 10? No, in quel ruolo proverò qualcosa di diverso”