Il Giudice sportivo ha inflitto una squalifica di sei mesi a Daniel Hackett, il playmaker dell'Olimpia Milano che lo scorso venerdì aveva abbandonato il ritiro della Nazionale italiana a Trieste "senza giustificato motivo e senza autorizzazione". Lo stop di Hackett partirà dal prossimo 12 ottobre, data di inizio del campionato 2014-15. Rabbiosa la reazione del giocatore: "Ho preso una squalifica più lunga e pesante di un calciatore cannibale che morde ai Mondiali nonché recidivo per la terza volta", il suo commento su Facebook. Evidente il riferimento allo stop di quattro mesi inflitto all'attaccante dell'Uruguay, Luis Suarez, dopo il morso rifilato a Chiellini nel corso della sfida contro l'Italia dello scorso 24 giugno a Natal.
Nel comunicato del Giudice sportivo, diffuso dalla Federazione, si parla di "inibizione a svolgere attività federale e sociale per sei mesi per la violazione degli articoli 42 sexies (Atleta di interesse Nazionale) e 38 (Dichiarazione a messo stampa) del Regolamento di Giustizia". Hackett, sia dopo avere lasciato il ritiro sia dopo il deferimento, si era lasciato andare a dichiarazioni non proprio concilianti per spiegare le proprie posizioni.
In pratica, a partire dal prossimo 12 ottbre, Hackett non potrà indossare né la maglia della Nazionale azzurra, né quella dell'Olimpia. Salterà quindi quasi tutta la regular season della prossima Serie A: teoricamente potrebbe tornare a disposizione per l'11esima giornata di ritorno in casa contro Roma. Potrà invece giocare regolarmente in Eurolega. Ma il condizionale è d'obbligo visto che, a questo punto, le strade tra Hackett e Milano potrebbero dividersi molto prima. Il giocatore ha ore 24 ore di tempo per annunciare ricorso contro quella che, in ogni caso, resta una sentenza di primo grado, e altre 24 per presentarlo alla Commissione giudicante.
