Boxe: Europei youth maschili e attività femminile

Pubblicato il 26 ottobre 2017 alle 17:31:35
Categoria: Boxe
Autore: Danilo Supino

Antalya (Turchia). L’avventura italiana ai campionati europei youth (1999-2000) si è conclusa con l’uscita nei quarti di Massimo Spada nei 49 kg. battuto 4-1 dal russo Lysenko e non per 5-0 come scritto da altri organi di informazione. Sembra un nulla, invece è importante, perché non è stata una resa incondizionata dell’azzurro classe 2000, semmai una bella sfida che per il giudice ucraino aveva vinto l’italiano. 

La squadra, come aveva anticipato il c.t. Giulio Coletta, era ai campionati a fare esperienza, ma poteva anche giungere a medaglia, in particolare con Oggiano (56) che non aveva perso contro il ceco Gorol (3-2), giunto in semifinale. Come il leggero Gasparri, colpito da un lutto in famiglia, che ha rinunciato ad affrontare il polacco Durkacz, alla sua portata. Inoltre Coletta ha dovuto rinunciare a Damiano Cordella, Pirrera e Cangelosi più esperti, ma fuori condizione.  “Certo, una medaglia avrebbe reso la trasferta decisamente positiva, ma è onesto accettare la situazione. I ragazzi hanno dato quanto potevano, mancando di esperienza. Il livello sale ad ogni edizione, con atleti che hanno la potenza muscolare di ventenni e un curriculum che tocca anche più di 50 incontri e non solo i russi che dispongono di una base che noi ci sogniamo. (ai recenti campionati nazionali a Orenburg disputati a maggio, si sono presentati 215 youth, frutto delle selezioni regionali, partendo da una base di oltre 2000 ragazzi. Negli 81 erano in 18, nei 91 in 16 e nei +91 in 13. ndr), Ma anche Ucraina, Turchia, Georgia, Azerbajan e Bielorussia puntano  tutto sulla battaglia di forza. I nostri hanno buone basi ma sono ancora impreparati ad affrontare certi muscolari che non ti lasciano scampo. Eppure tutti si sono difesi bene e penso che alla prossima edizione i vari Oggiano, Spada e Casamonica potrebbero dire la loro, mentre a Gasparri, Buremi, Pugliara e Adami, auguro facciano carriera negli elite”. 

L’europeo youth dopo 148 incontri, iniziati il 21 ottobre, ha raggiunto i quarti e indicato i migliori 40 pugili, che saliranno sul podio, concedendosi un turno di riposo. Delle 33 nazioni in partenza sono rimaste solo 14, meno dello scorso anno (15) e del 2014 dove erano salite sul podio 22 paesi. Una  classifica sempre più corta, dominata come al solito dalla Russia. Nel 2015 porta a medaglia 7 atleti, nel 2016 sono 9, stavolta è giunta con 8 pugili.  Sul podio saliranno Russia (8), Ucraina e Turchia (5), Georgia e Azerbajan (4), Bielorussia (3), Inghilterra, Bulgaria e Irlanda (2); Ungheria, Rep. Ceca, Romania, Polonia e Croazia (1). Fuori dalle medaglie Francia, Armenia, Moldovia, i paesi baltici: Estonia, Lituania e Lettonia, Slovacchia Spagna, Scozia, Finlandia e Israele.

Sul fronte femminile c’è molta carne al fuoco. Emy Renzini che ha firmato il prolungamento fino alla fine del 2017 come responsabile di tutte le nazionali, dopo il Balkan a Sofia con le youth. portando sul podio cinque atlete con la Marchese (51) e Nicoli (64) all’oro, Di Bari, Tessarin e Sorrentino all’argento e De carlo al bronzo.  Presenti 12 nazioni: Russia, Inghilterra, Bulgaria, Svezia, Kosovo, Kazakistan, Polonia, Albania, Canada, Italia e India che si è presentata con l’ex ct azzurro, Lello Bergamasco nel ruolo di responsabile youth, con progetto ambizioso, supportato dal governo dello sport, che ha investito forte, organizzando tra l’altro i prossimi mondiali youth fissati a Guwahati dal 19 al 26 novembre. L’India li sta preparando da un anno: “Sono state convocate 120 ragazze in una  struttura tre volte Assisi, dove operano 12 allenatori, con fisioterapisti e palestre dotate di tutte le attrezzature. Il Balkan faceva parte del lavoro di preparazione e abbiamo ottenuto buone sensazioni. Abbiamo vinto 4 ori e pensavamo a cinque con la Boro che è molto brava ma ha trovato l’italiana Nicole che l’ha battuta giustamente. Faccio i complimenti all’azzurra, che non conoscevo. Per i mondiali stiamo facendo le ultime selezioni, per portare la squadra al completo, decisi a non restare a mani vuote”. Precisa Renzini: “Sulla Nicoli è doveroso andare prudenti, la pavese allieva del maestro Gianni Birardi, ha solo 12 incontri e deve fare esperienza. Ha compiuto 18 anni a settembre, iscritta al liceo artistico, ha un carattere solare, molto determinata e ha due ferri da stiro nelle mani. Combatte nei superleggeri a 62 kg.  quindi ci sono possibilità di portarla nei leggeri, senza forzare nulla. Al momento va bene così. Ai mondiali porterò cinque atlete: Marchese, Di Bari, Sorrentino, De Carlo e Nicoli. Senza illusioni. Dopo un ciclo eccezionale con le youth come Testa, Carini, Marchese e altre, ora passate nelle elite dobbiamo ricostruire una nuova covata e cominciamo proprio dai mondiali. Siamo in partenza per l’Inghilterra dove le azzurrine si alleneranno con le inglesi fino alla partenza per l’India. Nel frattempo a Pompei importante appuntamento con il Women Boxing League, il campionato per regioni, dal 3 al 5 novembre, dove sfileranno tutte le nostre elite, allestito dalla Boxe Vesuviana nella palestra del Liceo scientifico Pascal”.

Dal 23 ottobre, 12 azzurre sono in Polonia a Walcz, per uno stage di allenamento che si concluderà il 29 con un dual match con le pari età locali. Agli ordini di Franco Piatti e Valeria Calabrese, sono presenti kg. 48: Roberta Bonatti (Salus e Virtus Piacenza), 51: Roberta Mostarda (FFOO); 51: Francesca Grubissich (Trastevere); 54: Arianna De Laurenti (Canavesana); 54: Camilla Fadda, (Trionfo Genovese); 57: Concetta Marchese (FFOO); 60: Irma Testa (FFOO); 64: Valentina Alberti (Esercito); 69: Monica Foridia (FFOO); 75: Assunta Canfora (Leone Fazio Na) e le jr. Martina La Piana 52 e Sharon Prisco 54. Il tutto finalizzato ai prossimi campionati assoluti programmati a Gorizia dal 5 al 10 dicembre, dove è atteso il rientro di Diletta Cipollone, ferma da oltre un anno, per il problema alla mano destra, operata più volte. Adesso sembra tutto risolto.



Articolo a cura di Giuliano Orlando