Serie a: verso Juventus-Inter, parla Higuain

Pubblicato il 7 dicembre 2017 alle 19:07:50
Categoria: Serie A
Autore: Marco Santoni

 Si avvicina Juventus-Inter, big match della 16esima giornata di campionato. La sfida non vedeva i nerazzuri così agguerriti da varie stagioni e l'attesa dei tifosi è altissima. I bianconeri sono reduci dal successo contro l'Olympiakos in Champions e dalla vittoria al San Paolo contro il Napoli. Higuain, che ha deciso grazie a una sua rete la sfida contro la sua ex squadra, è molto motivato per l'incrocio coi nerazzuri e in una lunga intervista a So foot, mensile francese, ha detto la sua sulla partita. "Sarà una partita durissima, l'Inter sta molto bene. Ma anche noi, siamo riusciti a non prendere gol in casa del Napoli che è quasi impossibile". Il Pepita è tornato anche sul trattamento riservatogli dai tifosi partenopei:"I tifosi azzurri sono stati fantastici, non cambio la mia idea. Poi ognuno è libero di esprimere il proprio dissenso come vuole. A Napoli ho vissuto tre anni meravigliosi ma quel gol è stato un momento importantissimo che serviva per aiutare la Juventus a vincere. Ora sono alla Juve e gioco per questi tifosi che ogni giorno mi dimostrano grande amore: meritano rispetto che spero di ripagare ogni volta che scendo in campo".

La sfida dell’Allianz Stadium sarà anche l'occasione per incrociare Icardi, suo connazionale: "Non giochiamo a tennis ma a calcio. Sarà una sfida tra 22 giocatori più quelli che entreranno dopo. Se pensiamo singolarmente sbagliamo. Per vincere dovremo avere un grandissimo atteggiamento da squadra. La non convocazione in nazionale mi ha dato ancora più motivazioni? Manca molto per il mondiale e ovviamente per andarci dovrò fare bene qui. Quindi il mio primo obiettivo è fare una grandissima stagione con la Juventus per poi ricevere la chiamata per la Russia. Deciderà il CT ma io ci penso ogni giorno e lavoro anche per quello". Infine il Pipa parla di un suo compagno di reparto che non si sta esprimendo al meglio, Dybala: "Se è in difficoltà? Paulo deve stare tranquillo. Ogni tanto parlo con lui e gli dico che deve stare calmo e fare quello che sa. Ci sono passato anche io da quella situazione. Tutta la mia carriera è stata così, se segnavo sempre era una cosa normale, se non segnavo per due partite mi ammazzavano. Ma questo succede solo ai giocatori importanti, quindi questa cosa deve renderlo orgoglioso perché significa che è uno dei migliori attaccanti”.