Buffon, insomma, gradirebbe e non poco l'arrivo del collega a Torino, soprattutto alla luce di un ritiro sempre più probabile: "Nessun calciatore vorrebbe mai smettere - confessa l'ex numero 1 della Nazionale - ma sono felice perché sono arrivato ad un momento fondamentale della mia vita e sono sereno. Sto affrontando questo ritiro con armonia interiore, e questo è veramente bello. Agnelli da anni mi ripete di presentarsi da lui ogni stagione e dire se voglio continuare o no, e così farò anche quest'anno. Se dovessi vincere la Champions, però, continuerei un altro anno per poter alzare anche il Mondiale per Club".
Un commento anche su due compagni fondamentali alla Juventus: Bonucci e Allegri. "A Leo voglio bene, è un uomo di valori e con una grande forza. Quando se ne andò gli comunicai il mio dispiacere, pensando fosse un gesto impulsivo, ma mi confessò che in realtà la sua scelta è stata ponderata. Aveva bisogno di un gesto forte e impopolare per ritrovare motivazioni. Dispiace a me, e sono sicuro che anche lui è molto dispiaciuto. Non farei mai l'allenatore, ma ipoteticamente dal mister prenderei la lucidità e il coraggio, misto a follia, di fare determinate scelte. In alcuni momenti è così".