Sampdoria, Quagliarella: "La Juve sintesi della mia carriera"

Pubblicato il 18 novembre 2017 alle 12:23:56
Categoria: Serie A
Autore: Piergiuseppe Pinto

Domenica, a Marassi, arriverà la JuventusFabio Quagliarella, il grande ex, ora alla Sampdoria, ha una buona tradizione contro i bianconeri, sempre punita dal giocatore di Castellammare di Stabia nelle sue esperienze a NapoliTorino Udinese. L'attaccante, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, ripercorre la sua carriera, compresa la parentesi alla Vecchia Signora. "Quando sono arrivato alla Juventus - spiega Quagliarella - sono stato additato come traditore, essendomi trasferito dal Napoli. Per questo, non sono riuscito a viverla nel modo giusto. Ho avuto tanto, ma potevo avere di più: una sintesi perfetta della mia carriera. Fu l'infortunio al crociato a fermarmi, sarebbe stata la svolta. Ma sono riuscito a farmi volere bene, come testimonia l'applauso dello Stadium quando tornai con il Torino".

Alla Juventus, però, non fu tutto rose e fiori: "Non dimenticherò neanche l'esclusione dalla lista dell'Europa League - ricorda Quagliarella - con Conte che mi allontanò dalla squadra. Io dissi che non mi sarei mosso, lui rispose che sarei stato l'ultimo degli attaccanti. Non meritavo di essere trattato così". La sua carriera, però, non è ancora ancora ai titoli di coda: "Finché sto bene fisicamente continuerò a giocare. Magari fino a 38 anni come Buffon". L'attaccante della Sampdoria svela poi un retroscena su Josè Mourinho. "Dopo Udinese-Inter voleva portarmi a Milano, era disposto a farmi salire sull'autobus della squadra. Mi fece sentire gratificato. Lui chiama tutti per nome, ti fa quasi sentire suo amico. Anche nell'amichevole contro lo United di quest'estate, lui mi cercò nel tunnel, facendomi un sacco di feste".