Milan, l'ex Uefa Lago: "Il piano poteva passare"

Pubblicato il 19 dicembre 2017 alle 17:32:12
Categoria: Serie A
Autore: Piergiuseppe Pinto

Nei giorni scorsi è arrivata una vera e propria tegola, al di fuori del rettangolo di gioco, per il Milan. La Uefa, infatti, ha bocciato il voluntary agreement richiesto dalla società rossonera in tema di Fair Play Finanziario. Il piano presentato da Fassone Mirabelli, però, non era bocciare a priori. Lo ha dichiarato, alla Gazzetta dello Sport, Umberto Lago, professore di economia ed ex presidente della Camera investigativa dell'Uefa in merito al Fair Play Finanziario. "Per me poteva passare - ha rivelato Lago - ma c'è stato molto scetticismo sull'acquisizione del club, e questo ha influito sulla decisione. Ma bisogna giudicare il piano, non chi c'è dietro. Il voluntary è stato bloccato sul nascere, potevano tranquillamente porla come condizione risolutiva: se non sei in grado di rispettare i termini, io ti impongo il settlement. La Uefa, invece, ha imposto il rifinanziamento del debito prima del verdetto, rendendolo praticamente impossibile".

Adesso, con il voluntary agreement rifiutato, il Milan rischia. "Ci sarà il settlement agreement, che impone paletti molto rigidi come il -30 sul bilancio entro un triennio. Si può ottenere incrementando i ricavi o riducendo i costi. Al momento, i rossoneri non spendono molto, ma incassano poco". Altri due enormi rischi sono, dal punto di vista economico, il fallimento l'esclusione dalle coppe europee. Nel primo caso, il Milan può tirare un sospiro di sollievo. "Il rischio di fallimento non c'è, perché se il finanziamento non dovesse andare in porto, il club passerebbe al fondo Elliott, ma la continuità aziendale sarà garantita. L'esclusione, invece, non è un'ipotesi da scartare a priori, fino a quando il settlement non è concluso. Ma nel caso del Milan si tratta di una possibilità remota".