Milan, Fassone: "Con Montella eravamo sgonfi"

Pubblicato il 11 dicembre 2017 alle 14:43:18
Categoria: Serie A
Autore: Luca Servadei

La prima vittoria di Rino Gattuso sulla panchina del Milan ha riportato un pizzico di serenità dopo il pareggio di Benevento e la sconfitta con il Rijeka. Ora, nonostante la distanza sia ancora notevole, il 'Diavolo' può tornare a sognare l'Europa. Anche Marco Fassone si dice ottimista per il prosieguo della stagione: "E' ovvio che vorremmo fare come il Manchester United e vincere l'Europa League, anche perché è l'unico trofeo che manca in bacheca - spiega l'ad rossonero ai microfoni di 'Radio Rai' -. Essendo lontani in campionato ci proveremo, ma sappiamo anche che ci sono squadre più attrezzate di noi".
 
Dopo un inizio complicato, il Milan spera di poter ripartire da Gattuso: "Spero non sia stato un azzardo, ma per noi non è una scommessa - prosegue Fassone -. Non è un allenatore alle prime armi e Mirabelli lo ha seguito tanto con la Primavera. La squadra sta crescendo, anche Bonucci sta andando meglio. Non mi sembra impossibile che giocatori come Leo o Biglia possano tornare a giocare a grandi livelli". L’ad svela anche il motivo che ha portato al cambio di rotta con l'esonero di Montella: "E' presto per dire se siamo fuori dal tunnel, mi aspetto un mese difficile perché i benefici del cambio tecnico non possono essere immediati. Il tempo ci dirà se abbiamo fatto la scelta giusta, ma la squadra era sgonfia e serviva una svolta".
 
A tenere in apprensione la società meneghina ci pensano anche le richieste della Uefa in merito al voluntary agreement, impossibili da assecondare: "Soddisfare le richieste della Uefa alle condizioni attuali è impossibile, per questo abbiamo chiesto di patteggiare volontariamente. Vediamo quale sarà la risposta, ma siamo ancora ottimisti. In caso contrario avremo delle sanzioni sportive, ma avremo dimostrato per tutti quelli che vorranno provarci dopo di noi che è una strada impervia". Anche in sede di mercato non è da escludere la cessione di un big già nella finestra estiva: "Non dipenderebbe dagli accordi con la Uefa, ma se non dovessimo raggiungere i ricavi sperati, in arrivo eventualmente anche dalla Champions, dovremmo rivedere la nostra strategia. Se andassimo in Europa League sarebbe un abbassamento di 30 milioni di euro per fare mercato e quindi potremmo anche decidere di fare cassa", conclude Fassone.