L'11 luglio infatti Donnarumma, che è cresciuto nel vivaio rossonero e ama da sempre questi colori, dopo un mese di telenovela firmò finalmente il rinnovo con il Milan fino al 30 giugno 2021 vedendosi aumentare il suo stipendio da 100 mila euro a un maxi ingaggio da 5,5 milioni più bonus a stagione. Raiola non era presente negli uffici di Casa Milan mentre l’avvocato Rigo per protesta lasciò la stanza al momento della fumata bianca, segno evidente che il clan Raiola non fosse d'accordo e contento dell'accordo.
Il Milan e l'entourage di Donnarumma in queste ore sarebbero al lavoro per risolvere il nodo contratto (che sarebbe stato peraltro depositato in Lega senza la clausola, non sottoscritta dalla controparte). L'inserimento della famosa doppia clausola rescissoria fissata a 70 milioni in caso di qualificazione dei rossoneri alla prossima Champions e in 40 in caso di non approdo alla competizione, è come se non fosse mai esistita con il Milan che avrebbe a questo punto il potere contrattuale e potrebbe decidere a che cifra far eventualmente partire il suo portiere.
Il problema serio del Milan adesso è però la paura di perdere Gigio a parametro zero la prossima estate se l'accordo venisse annullato. Raiola infatti sembra si stia nuovamente muovendo per trovare una nuova destinazione a Donnarumma (con il Psg sempre in prima fila) e che punti a far valere i termini del vecchio contratto con la conseguente scadenza al 30 giugno 2018.