Vigilia di Champions decisamente tranquilla per il Milan. La squadra di Allegri, già aritmeticamente qualificata agli ottavi di finale come seconda del girone C, ospita lo Zenit San Pietroburgo domani a San Siro in una sfida che non conta ai fini della classifica. Ma l'allenatore rossonero non ammette cali di tensione e chiede il massimo ai suoi: "Abbiamo il dovere di vincere, in passato nelle partite dove era già qualificato il Milan non ha fatto quasi mai bene. Sarà una partita che serve per allungare la striscia positiva dei risultati: vincere fa bene, aiuta a stare sereni e noi dobbiamo anche prepararci alla gara di campionato contro il Torino. Non è una gara che serve per la qualificazione, ma se non arriva un risultato positivo si sta due-tre giorni a ripensarci e noi non abbiamo questo tempo".
Prima del match contro i russi, Silvio Berlusconi tornerà a Milanello a salutare la squadra. Un'abitudine che, nelle ultime settimane, è coincisa con la rinascita della squadra: "E' bello che venga a trovarci, è un punto di riferimento - commenta Allegri -. Da quando sta più vicino alla squadra abbiamo ritrovato stimoli diversi. Dietro una squadra che fa bene c'è sempre una società forte che sta vicino alla squadra, in questo momento penso che la presenza del presidente sia
fondamentale".
Capitolo formazione. Ancora out Pato, che quasi sicuramente salterà anche la trasferta di domenica pomeriggio a Torino ("Dobbiamo andarci cauti", dice Allegri). Potrebbe esserci un turno di riposo per El Shaarawy: "Credo di sì - conclude il tecnico rossonero -. Pazzini ha la mia fiducia e dovrebbe essere della partita".
