Lega Pro, Giudice Sportivo: Lupa Roma, due giornate a Di Michele

Pubblicato il 27 settembre 2016 alle 14:52:16
Categoria: Notizie Lega Pro
Autore: Redazione Datasport.it

Puntuali come ogni settimana arrivano le stangate del giudice sportivo di Lega Pro. Sono state rese note le decisioni inerenti alla sesta giornata dei tre gironi: su tutti spiccano le tre giornate rifilate a Riccardo Cocuzza del Fano, punito per “aver volontariamente colpito al volto con una gomitata un avversario causandogli la fuoriuscita di sangue”. Sanzione anche per mister David Di Michele: il tecnico dovrà guidare la sua Lupa Roma dalla tribuna per due gare. Dopo l’espulsione rimediata nel’ultimo turno il giudice motiva così la sospensione “per comportamento offensivo verso la terna arbitrale durante la gara”.

Di seguito le decisioni del Giudice Sportivo di Lega Pro relativamente alle gare della 6a giornata dei Gironi A, B e C:

CALCIATORI

Tre giornate di squalifica:
Riccardo Cocuzza (Fano)

Una giornata di squalifica:
Riccardo Cazzola (Alessandria), Massimiliano Marsili (Carrarese), Mario Francesco Prezioso (Francavilla), Francesco Bertolo (Unicusano Fondi)

ALLENATORI e COLLABORATORI

Due giornate di squalifica:
David Di Michele (Lupa Roma)

Una giornata di squalifica:
Paolo Quartuccio (Lumezzane), Romano Mengoni (Maceratese, con ammenda di 500 euro)

DIRIGENTI
Inibizione a svolgere ogni attività fino al 4 ottobre per Paolo Musso (Mantova)

AMMENDE A SOCIETA’

- 1.500 euro alla Reggina per indebita presenza negli spogliatoi al termine della gara di persone non identificate ma riconducibili alla società che vi permanevano nonostante l'invito loro rivolto da un addetto federale.
- 1.500 euro alla Vibonese per indebita presenza nel recinto di gioco e più precisamente sulla panchina aggiuntiva di persona non autorizzata.
- 1.000 euro al Teramo perchè propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore diversi fumogeni due dei quali venivano lanciati nel recinto e sul terreno di gioco, senza conseguenze.
- 500 euro al Piacenza perché propri sostenitori in campo avverso danneggiavano i servizi igienici del settore dell'impianto sportivo loro riservato (obbligo risarcimento danni, se richiesto).
- 300 euro al Pordenone per aver causato ritardo sull'orario d'inizio della gara benché sollecitati dall'arbitro.