Lega Pro 2016-17, 33a giornata Girone B: risultati, marcatori e cronaca

Pubblicato il 5 aprile 2017 alle 23:06:01
Categoria: Notizie Lega Pro
Autore: Redazione Datasport.it

Mercoledì 5 aprile

Sambenedettese-Lumezzane 1-1
Termina 1-1 la sida delle 14.30 tra Sambenedettese e Lumezzane. Bella partita, con i lombardi che non appaiono mai intimoriti di fronte ai ben più quotati padroni di casa. Gli uomini di Sanderra pagano in parte una gara piena di errori soprattutto sotto porta, errori puntualmente puniti dagli avversari con il gol al 33' di Leonetti che insacca su un ottimo suggerimento di Bonomo. Nella ripresa i marchigiani alzano i ritmi ma non riescono quasi mai a rendersi pericolosi in attacco (anche in virtù dell'assenza del bomber Mancuso, uscito al 40' del primo tempo per un problema fisico) renendo facile per il Lumezzane gestire il vantaggio. All'86' arriva però l'ormai insperato pareggio della Samb grazie a Sorrentino, che conclude alla perfezione l'ottima sponda di Damonte. Peccato per i Valgobbini, che guadagnano sì un punto importante in ottica salvezza ma forse avrebbero meritato qualcosa di più, mentre può essere soddisfatta la Samb, che nonostante gli errori commessi porta a casa un buon punto in ottica playoff.

Albinoleffe-Reggiana 1-1
Succede tutto nel primo tempo nella sfida tra Albinoleffe e Reggiana, decisa dalle reti di Sbaffo al 34' e Gavazzi al 42' per l'1-1 finale. Poche le emozioni e le azioni di gioco: i due gol nascono infatti il primo da un lungo lancio dalle retrovie e il secondo da un calcio da fermo, non certo uno spot per il calcio. Male soprattutto la Reggiana, assente nel gioco e senza vittorie ormai da troppo tempo, leggermente meglio i Lombardi che ci provano un po' più degli avversari e guadagnano un punto che gli permette comunque di rimanere aggrappati alla zona playoff.

Maceratese-Bassano Virtus 1-1
Finisce 1-1 la sfida dell'Helvia Recina tra Maceratese e Bassano Virtus. E' la Rata a passare in vantaggio al 23' con Turchetta che finalizza bene una splendida azione personale di Ventola. Il Bassano accusa il colpo ed è solo grazie alla fortuna che chiude il primo tempo sotto di una sola rete. Gli ospiti trovano però il pareggio subito a inizio ripresa quando Candido è bravo a insaccare in tap-in al 46'. La Rata non ci sta e tenta in tutti i modi di ritornare in vantaggio ma non ci riesce, anche per colpa dei numerosi errori degli attaccanti. Il pareggio allontana i padroni di casa dalla zona playoff mentre conferma la lenta crescita del Bassano, che rispetto a qualche tempo fa ha perso la capacità di fare gioco ma ha acquisito quantomeno quella di fare punti.

Mantova-Forlì 1-1
Due gol, uno per parte, e poche emozioni al Danilo Martelli nella sfida tra Mantova e Forlì, che termina 1-1 tra la noia del pubblico presente. Il primo tempo è assolutamente anonimo e bisogna aspettare la ripresa per godersi un po' di spettacolo. Al 47' Conson porta in vantaggio i suoi su corner e a quel punto si sveglia il Mantova, che getta nella mischia un attaccante in più e parte a testa bassa alla ricerca del pareggio, trovato al 62' grazie a un rigore di Sodinha. Per il Mantova è il quinto pareggio consecuivo, utile comunque a raggranellare qualche punto di vantaggio nei confronti delle rivali per la salvezza, mentre il Forlì getta via una bella occasione per fare punti e resta bloccato in sedicesima posizione.

Pordenone-Modena 1-1
Finisce 1-1 la sfida tra Pordenone e Modena, con entrambe la squadre che portano a casa il secondo pareggio consecutivo. Così così la prestazione dei Ramarri, che hanno commesso qualche errore di troppo e forse potevano fare qualcosa in più, bene invece i Canarini, sempre in partita e autori di una gara frizzante e ben giocata. Passano in vantaggio i locali grazie a un bel colpo di testa in anticipo di Arma al 26', a cui risponde al 72' Diop, anche lui di testa. Dieci minuti prima invece Nolè si era fatto parare un rigore da D'Arsiè. Un pareggio dunque che accontenta entrambe le squadre: il Pordenone, che resta saldo al quarto posto, e il Modena, che inanella il terzo risultato utile consecutivo e compie un altro passo nel cammino verso la salvezza.

Santarcangelo-Sudtirol 2-1
Continua la marcia del Santarcangelo, che sembra non volersi fermare più. La vittima odierna è il Sudtirol, che nonostante una prestazione dignitosa torna a casa sconfitto per 2-1. Assoluto protagonista è Cesaretti, che sblocca la gara dopo soli tre minuti con un bel tiro dal limite. Gli ospiti pareggiano al 10' grazie a un rigore di Gliozzi ma è di nuovo Cesaretti a portare avanti il Santarcangelo al 28' dopo aver rubato una pallone mal gestito dalla difesa trentina. Nella ripresa gli ospiti ci provano a più riprese, ma il pareggio sfuma anche in virtù della scarsa precisione sotto porta. Con questo successo continua il sogno dei romagnoli, ormai salvi e con la testa ai playoff mentre il Sudtirol incassa la seconda sconfitta di fila e si riavvicina alla zona calda delle retrovie.

Venezia-FeralpiSalò 1-0
Al Venezia basta un rigore di Ferrari al 9' per piegare una buona FeralpiSalò e continuare la propria marcia verso la serie B. Gara accattivante e giocata ad alti ritmi, con occasioni da entrambe le parti, ma che il Venezia, grazie al vantaggio realizzato nei primi minuti, può gestire nel modo più congeniale: con difesa e ripartenze. I lombardi non riescono a superare il muro neroverde e nonostante l'impegno tornano a casa con una sconfitta che complica la corsa ai playoff. Continua invece il periodo d'oro dei veneti, ormai pronti e maturi per affrontare la categoria cadetta.

Ancona-Teramo 0-1
Lo vince per 0-1 il Teramo lo scontro salvezza contro l’Ancona, conquistando così tre punti pesantissimi in ottica salvezza. Gara brutta, con di fronte due squadre attente innanzitutto a non subire gol. Il primo tempo passa dunque tra la noia del pubblico, i fischi dei tifosi locali e molti, troppi errori da ambo le parti. Nella ripresa il canovaccio è il medesimo e si aspetta solo l’episodio che possa cambiare le sorti della gara: arriva al 77’ quando i padroni di casa si fanno colpire in contropiede sugli sviluppi di un corner e vengono puniti da Barbuti. Con davanti lo spettro della settima sconfitta consecutiva e della dodicesima gara senza vittoria i giocatori dell’Ancona si lasciano andare, scatenando l’ira dei tifosi che con un fitto lancio di fumogeni costringono la terna arbitrale ad interrompere la gara per alcuni minuti. Nel finale i padroni di casa non hanno neanche la forza per tentare l’assalto e rischiano addirittura di incassare la seconda rete. Sconfitta che dunque significa quasi certamente serie D per l’Ancona, mentre la vittoria rilancia il Teramo in ottica salvezza: con sei squadre in tre punti sarà battaglia vera nelle prossime giornate per evitare l’incubo playout.

Gubbio-Fano 1-0
Vince e, finalmente, convince il Gubbio che dopo tre sconfitte consecutive guadagna i tre punti battendo 1-0 il Fano grazie al gol di testa di Ferretti al 67’. I padroni di casa hanno giocato una buona gara, priva però di emozioni anche in virtù dell’atteggiamento difensivo del Fano. Gli uomini di Cuttone sono apparsi invece in involuzione rispetto alle ultime uscite e con questa sconfitta si trovano ora -3 dalla zona salvezza. Bene invece il Gubbio che grazie alla vittoria ritrovata consolida, forse definitivamente, la propria posizione nella griglia playoff.

Padova-Parma 1-2
E’ il Parma l’anti-Venezia. Quanto visto all’Euganeo non lascia adito a dubbi: gli uomini di D’Aversa dominano in lungo e in largo, battendo il Padova per 2-1. I veneti, probabilmente condizionati dal gol di Baraye dopo soli trenta secondi di gioco, non si sono visti e dopo soli 35’ sono già sotto di due reti grazie al raddoppio firmato con esperienza da Calaiò, abile a scattare sul filo del fuorigioco. Nella ripresa Brevi prova a riorganizzare i suoi ma la superiorità del Parma è evidente, con gli emiliani riescono a controllare senza troppi patemi. Nel finale il fortunoso gol di Mandorlini all’88’ (deviazione) sembra riaprire i giochi ma nonostante l’assedio finale il Padova manca un pareggio che sarebbe stato immeritato. Seconda sconfitta consecutiva dunque per i Biancoscudati che dunque abdicano definitivamente per la corsa scudetto, consegnando al Parma il compito di dare qualche grattacapo alla capolista Venezia.