Lazio, Inzaghi: "Dimentichiamo il derby"

Pubblicato il 22 novembre 2017 alle 19:11:18
Categoria: Europa League
Autore: Piergiuseppe Pinto

Simone Inzaghi cerca risposte dai suoi uomini per mettersi definitivamente alle spalle la sconfitta nel Derby. E' quanto emerge dalle parole del tecnico dei biancocelesti, che già domani in Europa League contro il Vitesse vuole vedere una reazione della squadra: "Abbiamo preso atto della sconfitta con la Roma, niente alibi. Si potrebbe recriminare sull’arbitraggio che secondo molti ci ha penalizzato: il rigore su Kolarov è dubbio, i raccattapalle che sono scomparsi. Ma abbiamo perso perché abbiamo sbagliato noi, non per l’arbitraggio – ha spiegato –. È normale ci sia delusione, ma questa deve servirci per crescere. Dobbiamo reagire come fatto dopo la sconfitta col Napoli, anche se ovviamente perdere il derby è più fastidioso".

Il mister biancoceleste sottolinea però i meriti della sua squadra in Europa: "Siamo stati bravi a chiudere il discorso qualificazione con due giornate d’anticipo – ribadisce Inzaghi –. I giocatori che hanno avuto meno spazio giocheranno, ma abbiamo comunque l’obbligo di far bene".

Ampio turnover nelle file laziali, con Inzaghi che schiererà le seconde linee e due giovanissimi cresciuti nel vivaio: "Giocheranno dall’inizio Crecco e Palombi. Crecco ci ha aiutato già l’anno scorso, e ho voluto tenerlo in gruppo perché so che può far bene e che può tornarci utile. A stagione in corso l’ho dovuto togliere dalla lista del campionato perché abbiamo avuto diversi infortuni in difesa e dovevo aggiungere Mauricio, ma è un giocatore che stimo. Palombi ha giocato con la Spal alla prima di campionato, poi si è fatto male e ha saltato un mese d’allenamento, ma ora è pronto".

In campo ci sarà molto probabilmente Lukaku: "Ultimamente è stato frenato da alcuni problemi fisici. È un giocatore di grande prospettiva, che già nel presente è importante per noi. Ha però bisogno di allenarsi sempre, con continuità, superando i problemini fisici che si porta dietro. Ma è un’arma che mi tengo stretta perché so che ha grandi qualità".

Articolo a cura di Davide de Rosa Laderchi