Inter, Spalletti: "Con la Roma non sarà decisiva"

Pubblicato il 20 gennaio 2018 alle 19:13:47
Categoria: Serie A
Autore: Luca Servadei

Un tuffo nel passato. Torna in campo la Serie A e, per uno scherzo del calendario, la prima dopo la sosta mette di fronte l'Inter di Luciano Spalletti e la Roma a San Siro. Il tecnico nerazzurro vuole invertire il trend negativo contro la sua ex squadra e ritrovare i 3 punti che mancano da quasi due mesi. L'ultimo successo della 'Beneamata' risale allo scorso 4 dicembre, quando Icardi e compagni travolsero il Chievo con un perentorio 5-0. Da allora 3 pareggi e 2 sconfitte che hanno ridimensionato le ambizioni dell'Inter, ora impegnata nella lotta per un posto in Champions League.
 
Quella contro la Roma, però, non sarà una sfida decisiva: "No. E' troppo presto. Si sa che queste sfide incidono sulle tue convinzioni, su altre cose, ma sulla classifica no - spiega il tecnico di Certaldo nella conferenza stampa della vigilia -. Dieci punti in più o in meno possono anche non bastare". Contro i giallorossi Spalletti affronterà il proprio passato e, seppur in un altro ruolo, ritroverà anche Francesco Totti: "Io ho speso tutti gli elogi possibili a proposito di Francesco e non mi ripeto - prosegue -. Sono cose già dette, io a lui ho detto tutto, mi sono comportato come mi dovevo comportare, giorno dopo giorno. Se lo ritrovo allo stadio, lo vado a salutare, come tutti gli altri giocatori della Roma, li saluto in maniera importante, io ho fatto quasi sei stagioni alla Roma".
 
Il mercato condotto dalla società soddisfa Spalletti: "Io sono sempre contento. Ho sempre avuto piena fiducia nei direttori. Parlo di Rafinha: siamo noi ora a dover aiutare lui a inserirsi, a trovare il suo spazio e la sua identità. E conto molto sui miei giocatori, sul gruppo che deve saper dare quello che sa dare, come ha fatto per tutta la stagione". Una chiosa finale sull’impatto di Lisandro Lopez e sugli ultimi possibili arrivi: "Sono a posto, questa domanda è per i direttori, sono loro che guardano a quello che passa e intervengono. Lisandro l'ho già visto, ha impostazione e urlo da calciatore, entra e comanda già tutti, ha forza e decisione. Rafinha lo conosciamo tutti, poi alle spalle ha un periodo inoperoso e c'è da aspettare un po' di tempo, noi abbiamo recuperato Miranda, forse D'Ambrosio, Lisandro ci darà una mano".