Inter, Ranocchia: "Quando si è in cima si dà fastidio"

Pubblicato il 13 dicembre 2017 alle 18:35:59
Categoria: Serie A
Autore: Danilo Supino

Il difensore dell'Inter, Andrea Ranocchia, concede una lunga intervista dopo la vittoria ai calci di rigore contro il Pordonene per 5-4 (0-0 nei tempi regolamentari). Il centrale della retroguardia nerazzurra, tornato ieri tra i titolari, è parte stabile del gruppo nonostante voci di mercato "Se siamo una squadra che deve arrivare in fondo alle competizioni dobbiamo passare anche da partite complicate ma l’importante è fare gruppo. Ieri molti ragazzi, compreso me, che avevano giocato poco hanno messo minuti nelle gambe importanti per il proseguo della stagione. Da qui alla fine ci sarà bisogno di tutti". 

Pordenone sottovalutato?: "Non credo sia mancato l’impegno. Ci sono quelle partite che se non le sblocchi subito diventano complicate. Noi abbiamo creato tanto, loro si sono difesi bene e l’abbiamo portata fino ai rigori. L’importante però è essere passati." L'inter capolista e i gufi: "Quando si è in cima si dà fastidio e ci sta che vengono fuori più nemici rispetto a quando si è in una posizione più bassa in classifica. Ma noi siamo consapevoli delle nostre qualità. Stiamo lavorando tanto con il mister e con lo staff e stiamo creando qualcosa di importante". Pressioni da primi in classifica: "Noi ci attacchiamo al gioco che facciamo e a quello che prepariamo durante la settimana. Le pressioni le lasciamo all’esterno e agli altri. Noi facciamo gruppo e proseguiamo per raggiungere gli obiettivi prefissati". L'esordio di Karamoh: "È un bravo ragazzo, è arrivato da poco, si sta adattando e sta imparando la lingua. Io che l’anno scorso ho giocato all’estero so che non è facile l’adattamento. Ma lui ha qualità e testa, poi è molto simpatico e ci divertiamo: è un ragazzo che avrà un futuro importante". Testa a domenica e alla nuova Udinese di Massimo Oddo: "Sarà un match difficile come tutti, basta guardare la sfida col Pordenone. Contro di noi le squadre daranno tutte, non sarà semplice ma dobbiamo credere in quello che stiamo costruendo. La parola ‘Scudetto’? "Pronunciatela voi. Noi sappiamo gli obiettivi ma ce li teniamo stretti dentro lo spogliatoio".