Coppa Italia, Spalletti vara l'Inter B contro il Pordenone

Pubblicato il 11 dicembre 2017 alle 16:14:19
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Luca Servadei

Luciano Spalletti non fa distinzioni tra titolari e riserve ma, in vista del match di Coppa Italia contro il Pordenone a San Siro, è pronto a varare e testare la sua ‘Inter B’. Il pareggio dell'Allianz Stadium contro la Juventus ha regalato l'ennesima prova di maturità ad una squadra cresciuta sotto ogni profilo rispetto a quella fragile e balbettante della scorsa stagione. Ora, però, Spalletti attende i suoi all'ennesimo banco di prova: "Per noi è importante tutto quello che ci passa davanti - spiega l'ex allenatore della Roma in conferenza stampa -. Ho detto tante cose ai miei giocatori. Fare una brutta partita vuol dire creare difficoltà al nostro futuro. E questo passa anche da prestazioni di calciatori nuovi che vanno in campo domani sera. Li voglio vedere vogliosi in più di quello che sono e che valgono".
 
Nonostante il Pordenone militi in Serie C, l'Inter non può permettersi di sottovalutare un avversario galvanizzato dagli ottimi risultati: "Il Pordenone si presenta con un top player difficile da affrontare e che si chiama super-motivazione. Io ho passato la mia vita professionale in quelle categorie e so che spinta arriva da una partita così. Loro a Cagliari hanno fatto meraviglie, noi a Cagliari abbiamo faticato a fare tre punti. Non c'è possibilità di non avere attenzione e motivazione, dovere e voglia con addosso questa maglia. Domani giocano quelli che hanno giocato meno, ma la somma dovrà fare Inter".
 
Spazio, dunque, a chi ha avuto meno opportunità in questo avvio di stagione: "Ranocchia gioca, Eder anche. Così come Dalbert, Cancelo, Karamoh... Alcune cose devo pensarle, riflettere. Kramoh ha qualcosa di speciale. Lui parte forte e arriva forte. Poi c'è Dalbert, lo vedo più tranquillo e sicuro, come deve essere un terzino, Cancelo è straordinario, ha tecnica e corsa. Io voglio vedere queste cose, le conosco. Eder lo conoscete meglio di me, a lui ho tolto qualcosa e mi dispiace. Io so quello che può dare, la sua forza anche morale, basta vedere come si allena e sono felice di potergli dare 90 minuti". Una chiosa finale sull'ottimo cammino dell'Inter fino a questo momento della stagione: "Non so ancora quanto ci separi dal grande calcio. Fra un mese sapremo qualcosa in più... Ci sono cose inespresse, dovremo lavorare, sono fiducioso di poter andare ancora un po' avanti, facendo un campionato di confronto con quelle squadre dalle quali ci separava una grande distanza".