Roma, Ilary Blasi attacca Spalletti: "Con Totti è stato un piccolo uomo"

Pubblicato il 26 settembre 2016 alle 10:08:10
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

"Non discuto le scelte tecniche ma il comportamento umano: Spalletti è stato un piccolo uomo". Alla vigilia del 40esimo compleanno del marito Francesco Totti, Ilary Blasi non perde tempo e attacca senza mezzi termini il tecnico della Roma. In una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, la showgirl torna con la memoria sulla vicenda dello scorso febbraio quando Spalletti decise di mettere fuori rosa il capitano dopo le sue dichiarazioni rilasciate in tv attraverso cui chiedeva rispetto. 

"Io di calcio non capisco niente ma è stato surreale. Fantascienza, non ci poteva credere. È stato cacciato da casa sua, questa cosa non si fa - prosegue la Blasi - Io non lo avrei mai fatto, non mi sarei mai permessa una cosa del genere. Le scelte tecniche sono opinabili ma non si discutono. Francesco chiedeva solo rispetto ed era giusto - spiega - si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l'ha saputo guidare in un percorso umano. Le persone le giudico anche da questo". 

Per la presentatrice del 'Grande Fratello Vip' il voto da assegnare a Spalletti è "basso, molto basso" mentre su Totti: "Non ha mai chiesto di giocare, si è sempre seduto con umiltà ad aspettare. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento umano e Spalletti è stato un uomo piccolo, punto. Spalletti a parole ha detto anche delle cose stupende, a parole. Invece lo subisce".

La Blasi non risparmia critiche anche nei confronti del presidente James Pallotta: "Diceva che il corpo di Francesco non fa più quello che gli dice la mente? Mi verrebbe da dire 'però anche la mente deve ragiona' prima de parla'. Con i Sensi aveva un altro rapporto, era un figlioccio, ma quella era una conduzione più familiare questa più imprenditoriale". A conclusione dell'intervista, Ilary parla del futuro di Totti e dell'ipotesi di un suo rinnovo fino al 2018: "È una cosa che deve sentire lui - conclude - se non fosse più a proprio agio sarebbe il primo a deporre l'ascia di guerra. È intelligente".