Roma, De Sanctis: "Voglio chiudere con un trionfo"

Pubblicato il 12 agosto 2014 alle 13:40:56
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Morgan De Sanctis vuole concludere la carriera con un titolo in tasca in maglia giallorossa. "Mi rendo conto - spiega in conferenza stampa dal ritiro austriaco di Bad Waltersdorf - che gli anni passano e c'è la volontà di chiudere in bellezza con un trionfo. Non posso escludere che possa smettere il prossimo maggio anche perché non posso giocare fino a 50 anni. Poi parlerò con la società verso la fine dell'anno".

Il portiere analizza diversi temi in questa conferenza, tra i più caldi c'è sicuramente la questione Benatia. "Il calcio italiano in questo momento è un calcio d'esportazione. Noi calciatori non possiamo far altro che fare bene il nostro lavoro sul campo. A Benatia - prosegue - devo riconoscere che lui sta facendo tutto con la massima disponibilità. Si comporta da professionista esemplare. È stato un punto di forza l'anno scorso e lo sta facendo anche quest'anno. Perderlo potrebbe essere negativo, ma ci sono situazioni che prevedono dei sacrifici e questi sacrifici non sempre sono a perdere ma a guadagnare".

Su Tavecchio: "La mia idea fino a prima dell'elezioni di Tavecchio era che Albertini potesse essere la soluzione ideale per il rinnovamento del calcio. Però siccome questa candidatura non ha raccolto la maggioranza dei consensi e quindi l'auspicio migliore è che Tavecchio possa in questi due anni e mezzo di mandato fare delle cose innovative. Noi saremo all'opposizione, ma giudicheremo il suo operato in maniera tranquilla”.

Sulle rivali, De Sanctis dice ancora Juve. "Sarebbe auspicabile non trovare una squadra che faccia più di 100 punti. Nella mia carriera non ho vinto tantissimo anche perché non ho mai giocato in squadre costruite per vincere spero di riuscirci qui perché questa squadra ha tutto per vincere. Confronto con la Juve? Rimane la squadra più forte anche perché non ha cambiato tantissimo. Sono andati via giocatori importanti ma marginali. Tutti parlano che il cambio di Conte potrebbe condizionare la Juve ma io non ci credo tanto – conclude - anche perché conta chi scende in campo e dei giocatori della Juve apprezzo qualità e valore morale".