Quando lo scorso anno vinse l'Oscar per il miglior film straniero con 'La grande bellezza' e salì sul palco a ricevere la statuetta, Paolo Sorrentino ringraziò quelle che lui stesso definì le sue fonti di ispirazione: e dopo Federico Fellini, i Talking Heads e Martin Scorsese, il 44enne regista napoletano citò anche Diego Armando Maradona.
Da sempre grande tifoso della squadra azzurra, anche Sorrentino sta seguendo con apprensione il periodo di appannamento della squadra di Benitez, scivolata al quinto posto in campionato dopo il deludente 1-1 di domenica scorsa contro l'Atalanta al San Paolo. Ospite della trasmissione di Radio2 "Non è un paese per giovani", il regista si è sottoposto volentieri alle domande sul suo Napoli rivelando, innanzitutto, un aneddoto divertente: "Ho un pappagallo che ho chiamato Higuain. E prima che Higuain segni, lui diventa sempre molto canterino".
Dopo avere confessato di non riuscire ad andare spesso allo stadio nonostante gli piaccia molto, Sorrentino si è spinto oltre ipotizzando il Napoli della prossima stagione. "Urgono cambiamenti", il suo parere. A cominciare dalla panchina: "Mi piacerebbe molto avere Rudi Garcia, è un allenatore notevole. Sempre nel caso ce lo dovessero dare", ha scherzato Sorrentino. Chissà se a Benitez saranno fischiate le orecchie.
