De Santis: "Disperato per Ciro Esposito, non volevo ucciderlo"

Pubblicato il 10 ottobre 2014 alle 08:00:29
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

"E' vero, i colpi li ho esplosi io, ma senza mirare: ero pieno di sangue dappertutto, mi stavano ammazzando. Non volevo uccidere nessuno, sono disperato per Ciro Esposito". Pochi stralci che riassumono lo stato d'animo di Daniele De Santis, l'ultrà della Roma accusato dell'omicidio del tifoso napoletano durante la finale di Coppa Italia, il 3 maggio scorso all'Olimpico. "Mi porto dentro tutto il dolore per la morte di quel ragazzo - scrive ai pm -. Sono disperato per quello che è successo".

"Sono uscito dal circolo sportivo Boreale per chiudere il cancello perché fuori si sentiva un gran casino e dentro stavano giocando i ragazzi - è la ricostruzione di De Santis -. Non ho tirato nessun bombone, ho solo raccolto e allontanato un fumogeno e ho strillato al conducente del pullman di levarsi di lì. A quel punto mi hanno rincorso in trenta, io ho provato a chiudere il cancello ma non ci sono riuscito. Hanno detto che ho aggredito donne e bambini ma non l'ho mai fatto in vita mia - racconta ancora il tifoso giallorosso nella sua inedita versione dei fatti -. Mi hanno messo contro un'intera città, ma ora non posso dire quello che è accaduto realmente perché alimenterei l'odio. Per fortuna però la verità sta venendo a galla da sola".