Il nuovo Milan va di fretta. Non c'è più tempo in casa rossonera per il rinnovo di Gianluigi Donnarumma, uno degli 'intoccabili' della formazione di Vincenzo Montella in questa stagione e che, almeno nei piani della società, rappresenta un elemento imprescindibile per il futuro del club rossonero. Il portiere classe 1999, però, non ha ancora sciolto le riserve circa il proprio futuro e la tanto attesa firma sul contratto non è ancora arrivata. Il procuratore del ragazzo, Mino Raiola, infatti, insiste per uno stipendio da top-player e continua a lanciare messaggi criptici che non possono lasciare serena la nuova società meneghina.
Sulla vicenda è intervenuto il nuovo amministratore delegato del 'Diavolo', Marco Fassone, che ai microfoni di 'Premium Sport' ha lanciato una sorta di ultimatum: "Raiola è uno dei più bravi procuratori che ci siano, non mi permetto di sindacare quello che fa - precisa Fassone prima del match del Sant’Elia contro il Cagliari -. Donnarumma è un perno, un pilastro, una base per il prossimo anno. Gliel’abbiamo detto al primo incontro: sono 45 giorni che lo glielo diciamo. Recepisco nei suoi occhi la luce, la volontà, la voglia di rimanere per fare grande questo Milan: quello che non possiamo fare è aspettare. Dobbiamo dare a Montella il 3 luglio la squadra dell’anno prossimo".
E ancora: "Come potete facilmente immaginare nessuna società lascerebbe un portiere come Donnarumma in tribuna - prosegue l'amministratore delegato -. Non possiamo però avere un portiere del Milan con contratto in scadenza ma sono fiducioso. Dobbiamo avere dei piani B qualora le cose non andassero nella direzione sperata: sono convinto che la nostra proposta e il nostro piano per lui sono buoni, se poi la risposta dovesse essere negativa, ce ne faremo una ragione ed attiveremo il piano B".