Milan, Berlusconi: "I tifosi non hanno pazienza e memoria"

Pubblicato il 30 maggio 2016 alle 18:07:43
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Silvio Berlusconi torna a parlare del suo Milan e lo fa in una lunga intervista rilasciata all'emittente TeleLombardia. Il presidente rossonero, interpellato sul futuro della società, chiarisce: "Ci sono ancora negoziazioni. Devo incontrarmi domani con i manager che si stanno occupando della trattativa, quindi non so dare una risposta precisa sul punto delle trattative".   

La cosa certa è che diverse opzioni sono già state analizzate e respinte: "Abbiamo incontrato una decina di gruppi disponibili a subentrare a noi, sono stati scartati perché non offrivano garanzie sufffcienti. Se dovessero venir meno, allora il Milan dovrebbe ripartire dai giovani italiani. A quel punto sarebbe giusto che i tifosi concordassero con la società un periodo di pazienza". Poi la stoccata ai supporter rossoneri: "Purtroppo non hanno né pazienza né memoria. Ci sono state dichiarazoni non piacevoli e non memori dei risultati di questi 30 anni".

Berlusconi chiede dunque unità di intenti e un pizzico di fiducia in più nel suo operato: "Si aspettino che il presidente faccia un scelta corretta e cioè che sia una scelta che garantisca al Milan dei fondi per essere di nuovo protagonisti in Italia in Europa e nel mondo. Sarebbe la degna conclusione di 30 anni di gestione".

Non poteva ovviamente mancare una considerazione sul mercato. Per Berlusconi il prossimo Milan deve ripartire necessariamente da una giovane promessa: "Per noi Donnarumma è incedibile, non lo vendo nemmeno per 80 milioni di euro". Mentre sul possibile ingresso in società di Maldini le porte appaiono chiuse nonostante le parole di apertura dell'ex capitano rossonero pronunciate solo qualche giorno fa: "Non credo che Paolo sia disponibile, perché è entrato come socio in una società in America e ormai si è tracciato una strada lì".

Il presidente rossonero torna poi a parlare di un vecchio pallino per la panchina: "Come allenatore io facevo la corte a Guardiola quando era al Barcellona. Poi è diventato l'allenatore del Bayern. Il gioco espresso dal Barça era quello che mi soddisfava di più". Mentre sul futuro dello stadio restano molti dubbi legati alla possibile cessione: "San Siro è stata la sede di tante nostre vittorie. Per quanto mi riguarda opterei per mantenere il Milan al 'Meazza', se poi arriveranno altri proprietari che vorranno fare un nuovo stadio mi inchinerò di fronte a questa eventualità".