Nove mesi di sospetti, nove mesi di angoscia per l'indagato. Poi un breve comunicato: "Non vi è alcun elemento che sostenga l'ipotesi di accordo né un suo coinvolgimento nella manipolazione di alcune partite del Milan". Finisce così il brutto incubo di Gennaro Gattuso, tirato in ballo nel dicembre 2013 nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Il gip Guido Salvini ha al contempo escluso una partecipazione all'associazione a delinquere.
Gattuso, attuale allenatore dell'Ofi Creta dopo la sfortunata parentesi a Palermo dello scorso anno, si era da subito dichiarato innocente, difendendosi con dichiarazioni piuttosto forti. "Truccare partite? Piuttosto mi ammazzo. Se avessi fatto una cosa del genere non proverei più il gusto di vivere", aveva detto l'ex mediano rossonero. Ora che il suo coinvolgimento è stato escluso, per Gattuso è l'ora della personale rivincita.
