Il grande protagonista di questo ultimo giorno di mercato, come promesso da Adriano Galliani, è stato il Milan. Il club rossonero aveva preso Biabiany dal Parma, il giocatore aveva già posato per la sua nuova squadra ma il rifiuto di Zaccardo di tornare in Emilia ha fatto saltare l'affare. Problemi? Nessuno. Galliani ha chiamato l'Atalanta e ha preso Giacomo Bonaventura a 7 milioni di euro, bonus compresi (contratto fino al 2019), dopo aver ufficializzato l'olandese Van Ginkel dal Chelsea.
L'Atalanta ha rimpiazzato Bonaventura con Alejandro "Papu" Gomez, di ritorno in Italia dopo l'esperienza in Ucraina al Metalist. Ai nerazzurri anche Avramov dal Torino (sostituito con Castellazzi) mentre Salamon e Guana sono finiti al Pescara. Bonaventura era sulla lista di Inter e Verona ma i nerazzurri non sono riusciti a piazzare Guarin (solo un interesse da parte di Valencia e Real Madrid) mentre l'Hellas ha virato su Javier Saviola, attaccante argentino ex Olympiacos che ha firmato per un anno.
La Juventus non ha trovato l'attaccante che cercava (solo una voce su Podolski ma nulla di più), la Roma non è riuscita a strappare il talentino Rabiot al PSG ma ha preso il centrale Yanga Mbiwa dopo il no del Parma per Paletta, il Torino ha rimpiazzato Cerci con Amauri, il Cesena ha preso il laterale Mazzotta dal Crotone ma non è riuscito a strappare Pavoletti al Sassuolo. La Fiorentina, dopo Badelj dell'Amburgo, ha chiuso per Richards del City e Kurtic del Sassuolo mentre Mesbah ha abbracciato la causa della Sampdoria che ha fallito l'ennesimo assalto a Balanta del River Plate. Il Cagliari ha completato lo scambio con l'Estoril, Cabrera per Joao Pedro, mentre il Parma ha preso De Ceglie dalla Juventus.
