Lippi: "Juve, ora l'Europa: puoi arrivare in fondo"

Pubblicato il 25 marzo 2015 alle 09:39:01
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

"La Juventus in Champions può fare come la mia Italia. Non era favorita ma, una vittoria dopo l’altra, è arrivata in fondo. Tutto può accadere". Marcello Lippi scommette sulla Juventus. Per l'ex ct dell'Italia i bianconeri possono ambire a sollevare la coppa: "Mi rivedo in Allegri, è arrivato in punta di piedi dopo Conte e ha saputo imporsi". Capitolo nazionale: "Gli oriundi? Giusto convocarli, quelli bravi servono sempre".

"Tutti vorremmo un'Italia di italiani - è la premessa di Lippi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport -. Ma se il ct ha appena il 34% di selezionabili, e ci sono giocatori importanti e funzionali, allora è giusto convocarli. Anche se oriundi, quelli bravi servono. Eder è esperto, ha tanti anni di Italia, offre molteplici soluzioni d'attacco, può stare sulla fascia. Vazquez è un talento, ha qualità: non ho ancora capito il suo vero ruolo, però ha le caratteristiche di Zidane, un trequartista, una mezzapunta molto tecnica".

I contatti con Antonio Conte, attuale ct della nazionale azzurra, sono frequenti, nonostante in passato non siano mancati momenti di tensione. "Abbiamo avuto qualche contrasto, ma se c’è intesa passa tutto, come le liti con la moglie - confessa Lippi -. Lo sento molto spesso. È uno dei tanti che ho allenato e poi è diventato tecnico, più di venti: tutti dicono di aver preso qualcosa da me. Resta il ricordo per tutte le domeniche passate ad abbracciarci per i successi".

La Juve di Allegri vola in campionato e in Europa. "Mi rivedo in Allegri - dice Lippi -. È arrivato alla Juve più o meno alla mia età, ha la stessa mia concretezza e la voglia di modernizzare la squadra. E' entrato in punta di piedi in un ambiente dove si praticava un certo calcio, senza stravolgere le certezze. Poi, con idee leggermente diverse, ha dato a poco a poco la sua identità". Ma questa Juve può davvero puntare alla Champions? "Il sorteggio può dare una mano: pensate alla Juve di Conte, se non avesse trovato il Bayern. Il Monaco è da temere, per carità, ma non è il Barcellona. E se sei in semifinale...".