Zanetti Story: il docu-film sbanca il botteghino

Pubblicato il 28 febbraio 2015 alle 11:10:19
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Di date da ricordare Javier Zanetti ne ha parecchie: dal 22/8/1992, giorno del suo esordio, al 22/5/2010 quando ha sublimato la sua carriera alzando nel cielo di Madrid la tanto desiderata Champions League. Adesso se ne inserisce un’altra: 27/2/2015, lo Zanetti Day. Alle 858 gare e 21 reti segnate con la maglia neroazzurra, si aggiunge anche un film.

Prima della messa in onda del documentario si svolge una breve presentazione del giocatore, attraverso l’intervista ad alcuni personaggi. L’evento prende luogo in diretta all'headquarter della Pirelli a Milano e questo viene trasmesso live in decine di sale in tutta Italia (ben 7 a Milano). A dirigere la serata è Alessandro Cattelan (già conduttore di XFactor, ndr), che accompagna gli interventi degli ospiti, seduto proprio accanto all’argentino. In prima battuta salgono sul palco 4 presidenti neroazzurri: Tronchetti-Provera (ex membro del CdA, ndr), Luca Facchetti (figlio dell’indimenticato numero 3), Massimo Moratti ed Erick Thohir. Tutti esprimono parole di stima infinita verso il Capitano. Successivamente è il turno del compagno di squadra Cordoba e il 'divin codino' Roberto Baggio, che non fanno altro che esaltare ulteriormente quell’umile ragazzo cresciuto ai bordi di Buenos Aires.

Il docu-film è un lungo racconto guidato dalla calda voce dello scrittore, non vedente, Albino Guaron, che ha deciso di dedicare la sua ultima opera proprio all’argentino. L’introduzione del film è una citazione della rinomata filastrocca anglosassone riguardo la "Congiura delle polveri", modificata ad hoc per elogiare l'uomo prima ancora del calciatore. La storia ripercorre passo passo la vita di Zanetti: dal rifiuto dell’Indipendiente, perché troppo gracile, all’incontro con la moglie Paula; dall'arrivo a Milano nel maggio del 1995 al Triplete. La pellicola è accompagnata dalle testimonianze di tifosi illustri interisti come Fiorello, Severgnini, Serra, dai colleghi come Baggio, Cambiasso, Messi, Cordoba, Mazzola per passare dal Presidente Moratti e finire con Josè Mourinho. È proprio lo Special One ad emozionarsi fino ad avere gli occhi lucidi parlando della bellezza di "aver donato, a lui (Zanetti) e ai suoi compagni, la felicità per la realizzazione di un sogno" riportando la Coppa dei Campioni a Milano.

In tutto questo calderone di forti emozioni, non viene certo dimenticata la grandissima generosità e impegno della Fondazione Pupi, che promuove il sostegno e l’istruzione necessaria per i bambini più svantaggiati in Argentina.