Se chiedete ai tifosi milanisti non più giovanissimi quale derby si ricordano con maggiore piacere, vi stupirete ad ascoltare le risposte. Vi aspetterete che vi dicano lo 0-6 del 2001, o il 3-2 in rimonta del 2004 con il gol di Seedorf nel finale, oppure le due indimenticabili sfide di Champions del 2003 e del 2005. Niente di tutto questo: in tanti vi risponderanno che il gradino più alto del podio è occupato da quel Milan-Inter 2-1 del 28 ottobre 1984, esattamente trent'anni fa. I rossoneri, all'epoca allenati da Nils Liedholm, vinsero in rimonta in un San Siro stracolmo.
Andiamo con ordine. Al vantaggio nerazzurro firmato al 10' da Altobelli dopo una fantastica progressione di Rummenigge, il Milan risponde al 33' con un destro al volo di Di Bartolomei su sponda di Virdis. Nella ripresa il sorpasso che manda in estasi il Diavolo: cross dalla destra di Virdis e colpo di testa vincente di Mark Hateley, che sovrasta Collovati e manda la palla sotto l'incrocio dove Zenga proprio non può arrivare. Una frustata che proietterà di diritto il centravanti inglese nella storia del Milan.
Perché quella vittoria, per i tifosi rossoneri, sapeva di miracoloso. Dopo anni di sofferenza, con una doppia drammatica retrocessione in Serie B, nei confronti dei cugini interisti si era creato un complesso di inferiorità che inevitabilmente si ripercuoteva nei derby. Basti pensare che, prima del gol di Hateley, il Milan non faceva sua una stracittadina in campionato dal 1978. La frustata di Hateley cambiò tutto. E per questo motivo è diventata storia.
