Il Pitbull si presenta. Gary Medel ha sostenuto nel pomeriggio la prima conferenza stampa da giocatore dell'Inter: "Ho ricevuto diverse offerte questa estate, ma ho sempre voluto i nerazzurri. - le sue parole -. Ho saputo dell'interesse solo dopo il mondiale, prima avevo chiesto al mio agente di non comunicarmi nulla perché volevo concentrarmi solo sul torneo in Brasile. Il mio punto di riferimento? Direi Zanetti, sia in Italia che in Sudamerica".
Medel non vuole paragoni scomodi: "Io come Gattuso? No, io sono io e sono fatto a mio modo. Spero di poter conquistare i tifosi con il mio calcio, voglio raggiungere grandi risultati e ringrazio tutti per come mi hanno accolto. I tifosi sono il giocatore numero 12". Il centrocampista cileno chiarisce poi l'episodio del cappellino della Juventus indossato qualche anno fa: "E' una cosa che risale a tre-quattro anni fa. Me l'hanno fatto indossare, ma io non sapevo nulla, non ho visto neanche cosa ci fosse scritto. Mi era piaciuto e quindi l'avevo tenuto perché mi piacciono i cappellini". Chiusura sul livello che si attende in Serie A: "Resta un grande campionato, l'obiettivo dell'Inter è fare meglio della scorsa stagione. Fisicamente sto molto bene, a Torino voglio scendere in campo".
