Inter, Mancini: "Sono qui per cambiare la storia"

Pubblicato il 19 novembre 2015 alle 08:00:18
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

"Mi piace raccogliere sfide difficili e lavorare per raggiungere i miei obiettivi. Ho cambiato la storia dell'Inter nel 2006-2007 da allenatore e quelle di Sampdoria e Lazio da giocatore". In un'intervista rilasciata nei giorni scorsi in Qatar a Supreme Committee for Delivery & Legacy in occasione della presentazione dell'amichevole contro il Psg del prossimo 30 dicembre, Roberto Mancini esterna tutta la sua soddisfazione per il primo scorcio di campionato, ma al tempo stesso predica prudenza e invita alla calma: "In questo momento siamo in cima alla classifica, ma è ancora una stagione lunga, difficile e molto competitiva - sottolinea il tecnico jesino -. Dobbiamo ancora lavorare duramente per mantenere le posizioni di vertice. Il nostro obiettivo stagionale è la qualificazione alla prossima Champions League, una cosa molto importante per noi".

Mancini torna anche sulla scorsa stagione, quando sostituì Walter Mazzarri proprio di questi tempi senza tuttavia ottenere i risultati sperati: "E' molto difficile ribaltare i destini di una stagione quando prendi una squadra in corsa - spiega -. Ma quest'anno le cose sono molto diverse. E' molto meglio quando inizi a lavorare sin dalla preparazione con un gruppo. In estate abbiamo acquistato molti buoni giocatori. Siamo però una squadra giovane con due-tre elementi d'esperienza. Dobbiamo migliorare molto ma sono felice dei ragazzi che ho a disposizione. Sin qui abbiamo fatto un buon lavoro e stiamo lavorando bene insieme".

Inevitabile anche una battuta su Zlatan Ibrahimovic, che Mancini allenò proprio ai tempi dell'Inter e che con una fantastica doppietta ha regalato alla Svezia la qualificazione a Euro 2016: "Lo considero uno dei migliori giocatori al mondo - il pensiero del tecnico interista -. Merita di vincere il Pallone d'Oro perché è uno dei migliori attaccanti nel calcio moderno".