Inter, Ausilio: "Spogliatoio spaccato, De Boer fu un errore"

Pubblicato il 19 maggio 2017 alle 08:28:04
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Intervenuto al Corso di perfezionamento in Diritto Sportivo e Giustizia Sportiva presso l'Università degli Studi di Milano, il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio va all'attacco accusando la squadra di scarso impegno nel corso di questa stagione: "Manca il senso di solidarietà, non sono riusciti a creare il gruppo per questioni di etnia, di età, ma anche di personalità e valori umani. Non sono un gruppo solidale tra loro, ci sono tanti gruppetti e tanta gente che pensa a se stessa. Ognuno non fa più del suo, non c’è grande personalità e forza d'animo".
 
Parole che risuonano come macigni quelle pronunciate da Ausilio che rincara la dose approfondendo il discorso legato a De Boer, arrivato in estate per sostituire Mancini: "Siamo andati su un allenatore che non conosceva la serie A ma anche chi non aveva immaginazione poteva capire che saremmo partiti in ritardo rispetto agli altri". Rimane sempre un'incognita il nome del prossimo tecnico dell'Inter e il ds non si sbilancia: "Pensiamo ad allenatori con le caratteristiche di Conte ma poi devi confrontarti con il mercato. Gli allenatori al top sono nei club al top".
 
Sul mercato servono investimenti mirati anche se la proprietà, Suning, potrebbe investire una cifra illimitata: "Non si possono spendere 200 milioni in sede di mercato, non è possibile. Suning potrebbe comprare anche Cristiano Ronaldo se lo volesse ma non può farlo perché c'è il Fair Play Finanziario. Abbiamo bisogno di tempo e di non commettere errori, cosa che non è successa quest'anno. Bisogna rischiare anche prendendo calciatori giovani. Gabigol? No quello è qualcosa di diverso, ma non posso spiegarlo". 
 
Ausilio si concentra infine su un confronto tra la precedente presidenza e quella nuova: "Moratti non ha guadagnato un euro dall'Inter, ha sempre seguito la passione con gestione familiare. Poi c'è stato un signore in Indonesia (Thohir, ndr) che ha comprato il club, ha fatto un bel business e ha sicuramente favorito l'Inter in un percorso che oggi è quello rinforzarsi nelle logiche del nuovo mercato".