"All'Inter i giocatori andavano persino in bagno col cellulare, vedevo le luci uscire da dietro la porta". Non c'è niente da fare: Rafa Benitez, a distanza ormai di cinque anni dal famoso esonero, continua a punzecchiare i colori nerazzurri. Nel mirino del tecnico del Real Madrid tutti quei smartphone-addicted che non garantivano alla squadra professionalità e concentrazione. " È impossibile vietare una cosa del genere - afferma l'allenatore -. Anche quest'anno la stampa spagnola ha scritto che io proibisco l'uso di telefoni e social, ma è un comportamento che non si può controllare".
Reduce dal pareggio nel derby con l'Atletico, Rafa riserva parole al miele per il suo Mateo Kovacic, strappato in estate proprio all'Inter. "Lo conoscevo da tempo, lo avrei voluto con me al Napoli. Lui è un giocatore con un grande futuro davanti - garantisce Benitez -. Appena arrivato lo avevo messo tra i papabili acquisti e quando si è presentata la possibilità di prenderlo ho fatto di tutto per far sì che arrivasse da noi". Parla tanto del passato, poco del presente, ma soprattutto non risponde alle provocazioni: le dichiarazioni al veleno di Benzema e le domande insidiose su Mourinho. "Non ho interesse a parlare ancora di lui".
